Torna a splendere il complesso degli Agostiniani, Perrone: ‘altro gioiello restituito alla città’. Ora le idee per il futuro

Lecce accoglie il restauro dell’ex Convento degli Agostiniani e della Chiesa di Santa Maria di Ogni Bene. ‘Un lavoro lungo e importante – ha spiegato il primo cittadino Perrone – ma oggi siamo fieri di restituire un gioiello alla città’. Messuti: ‘auspico una gestione unitaria’.

A otto anni di distanza dall’annuncio, Lecce può tornare ad ammirare il complesso degli Agostiniani e la Chiesa di Santa Maria di Ogni Bene. Il maestoso ex Convento di viale De Pietro è stato riaperto ufficialmente questa sera dopo decenni di oblio e decadimento. È fiero del lavoro finito il sindaco Paolo Perrone, proprio lui che nel lontano 2009 annunciò importanti investimenti nel recupero immobiliare storico della città e che vedeva in prima linea proprio il dimenticato complesso posto all’ingresso nord della città, un vero pugno nell’occhio per chi se lo ritrovava davanti nel suo stato di decadimento.
 
Dopo il Teatro Apollo, oggi riconsegniamo alla città un altro dei suoi gioielli più belli – ha esordito il sindaco Paolo Perrone prima del taglio del nastro. Un lavoro straordinario lungo tanti anni e che ha visto l’impegno di molti e il frutto di tutto questo è davanti agli occhi di tutti.”
 
Un progetto, quello per il recupero e restauro dell’ex convento, che ha visto la luce grazie a una serie di finanziamenti ottenuti dal Comune nel corso degli anni. Prima il maxi-fondo previsto dal POR della Regione Puglia 2000/06, poi un ulteriore boccata d’ossigeno con il Piano Nazionale per le Città varato dal Governo nel gennaio 2013.
 
“Un lavoro che ha visto il fondamentale supporto anche della Regione Puglia – sottolinea l’Assessore regionale Loredana Capone – e che finalmente ha visto la riconsegna alla cittadinanza di questo complesso così bello. Ora non resta che sperare in una virtuosa gestione”.
 
A partecipare alla riapertura tanti esponenti di spicco della politica cittadina (gran parte della squadra di governo uscente, ma anche il candidato sindaco per il centrosinistra Carlo Salvemini), autorità civili come il Prorettore dell’Università del Salento Domenico Fazio, l’Arcivescovo Domenico D’Ambrosio e tanti, tantissimi, cittadini.
 
“Come Amministrazione Comunale ci congediamo per il momento dalla città fieri di quanto fatto fino ad ora, ma non prima di aprire le porte anche delle Mura Urbiche, il prossimo 1 giugno”, conclude Perrone. Poi il taglio del nastro, con un pezzo piccola di stoffa ritagliato e consegnato sottovoce all'amico Messuti con le parole 'buona fortuna'. 
 
Quanto agli Agostiniani, la “riconsegna” alla città di questo complesso che i più anziani ricordano come sartoria militare, dopo secoli di attività di formazione degli stessi monaci, segna un tassello importante dell’azione di governo cittadino degli ultimi anni. “È vero, su alcune cose potevamo fare meglio e di più – afferma l’assessore ai lavori pubblici Gaetano Messuti – ma quello che abbiamo fatto per il recupero del nostro patrimonio storico e artistico non ha precedenti. Volevamo fortemente dare maggiore lustro alla nostra Lecce e tutti questi interventi ne sono la riprova”.
 
Capitolo gestione. Oggi il complesso e la Chiesa erano gremiti di gente e se per Carlo Salvemini “da domani i cittadini troveranno le porte nuovamente chiuse senza un’idea progettuale”, Messuti spiega: “certamente la prossima Amministrazione dovrà pensare a custodire e animare tutte queste bellezze. Dal canto mio, auspico una visione unitaria capace di gestire il patrimonio storico e architettonico. Faccio l’esempio di Venezia, dove un unico soggetto riesce a garantire una visione d’insieme. Ecco, è questo che mi auguro anche per Lecce”.