
C’è da piangere di commozione nel vedere il video realizzato dal Corriere della Sera sull’attività di comando dell’ufficiale leccese Catia Pellegrino.
Il tenente di vascello della marina militare ha comandato nave Libra e si è resa protagonista insieme ai suoi marinai di atti di vero e proprio eroismo che gettano nuova luce sul dramma dell’immigrazione e sulle migliaia di tragedie umane, spesso ignorate, che avvengono nei nostri mari. Adulti e bambini morti in mare, annegati o uccisi dal freddo e dalla fame, genitori morti con i figli che si stringono ai loro cadaveri mentre nuotano non per salvarsi la vita ma solo per restare aggrappati ai corpi del padre o della madre.
L’orrore dell’immigrazione dal quale troppe volte l’Europa ha distolto lo sguardo, filmato dalle telecamere dei soccorritori, con la giovane comandante salentina intenta a impartire gli ordini giusti per salvare il maggior numero di vite.
Atti di ordinario coraggio e di straordinaria umanità che fanno dei nostri soldati un perla preziosa attorno al collo della madre repubblica italiana, che svolgono un ruolo unico e insostituibile e che sono i nostri rappresentanti più autorevoli.
Ci aspettiamo adesso che il capo dello Stato Giorgio Napolitano renda merito quanto prima in modo solenne a altisonante al coraggio di uomini e donne che sono il meglio della patria.
L’orgoglio della nostra generazione, che fanno grandi cose né per denaro, né per gloria, ma solo perché la “grandezza” è il materiale di cui sono fatti.