È un lavoro delicato quello del personale della ditta Tundo che si occupa del trasporto di pazienti dializzati e pazienti oncologici. Un lavoro delicato che, certamente, richiede moltissima attenzione sia da parte dei lavoratori che delle Istituzioni incaricate di proteggere le fasce più deboli.
A dichiarare lo stato di agitazione proprio in questi giorni è Cobas Pubblico Impiego di Lecce che, facendo seguito a due altre note scritte nel mese di aprile, raccoglie la protesta del personale Tundo S.p.a. dislocato presso il Distretto di Galatina. Il personale, secondo l’organizzazione sindacale, “lamenta da diversi mesi la difficoltà di accesso ai servizi igienici, oltre alla mancanza di un piccolo locale dove appoggiarsi nell’attesa che i pazienti trasportati presso l’Ospedale Santa Caterina Novella finiscano le cure per poi essere riaccompagnati a casa”.
Una situazione che sembrerebbe mettere in difficoltà l’operato del personale che si occupa de trasporto di pazienti dializzati e di pazienti oncologici. Sembra, dunque, “irreale che questo personale in un ospedale così grande non abbia una stanza ed un servizio igienico per i bisogni fisici ma soprattutto in tempo di Covid-19 non abbia la possibilità di lavare le mani con l’acqua corrente”.
Le richieste di Cobas Pubblico Impiego
“Si chiede per questo personale un locale specifico in cui si possa avere delle sedie, un tavolo dove appoggiare i disinfettanti e sanificanti ed almeno un servizio igienico per il personale che si compone sia di uomini che donne nell’attesa che venga superata questa crisi sanitaria legata al coronavirus”.
“Per queste motivazioni – conclude il sindacato – si dichiara lo stato di agitazione di tutto il personale in servizio e non appena la legislazione sul distanziamento sociale lo permetterà avrà come conseguenza una manifestazione sindacale nei pressi dell’Ospedale Santa Caterina di Galatina nel pieno rispetto della legislazione vigente”.