All’ospedale Vito Fazzi arriva il “Treno delle Meraviglie”

Si tratta di un’unità mobile, attraverso la quale si realizza un prezioso percorso terapeutico denominato Metodo Snoezelen

Si chiama “Treno delle Meraviglie” ma non è il treno, veloce e rumoroso, che conosciamo, è un’unità mobile, tranquilla e silenziosa, attraverso la quale si realizza un prezioso percorso terapeutico denominato Metodo Snoezelen. Nato e diffuso nei Paesi Bassi negli anni Settanta, grazie ad una donazione del Rotaract Lecce Barocco (Club di giovani Rotariani, patrocinato dal Club Lecce Sud) in questi giorni è arrivato a Lecce, nell’ospedale Vito Fazzi, con il supporto specialistico degli psicologi Asl.

La cerimonia di consegna del Modulo operativo è avvenuta nella Sala conferenze del “Fazzi”, erano presenti Yanko Tedeschi (direttore amministrativo Asl), Lucia Russo (direttore facente funzioni Chirurgia Pediatrica),  Monica Scotto Di Carlo (dirigente Unità di Psicologia Ospedaliera),  Anna Patrizia Barone (direttore medico Polo Ospedaliero) e Roberta Tornese (dirigente medico Polo Ospedaliero Asl). Oltre alla presidente Rotaract, Francesco De Vitis, numerosi i Rotariani intervenuti, tra i quali il presidente del Club Lecce Sud, Stefano Pelagalli, e le socie, impegnate nell’ideazione e organizzazione del Progetto, Gloria Melcarne Nicolì e la psicologa Benedetta Serio. Durante l’incontro, tutti hanno sottolineato la rilevanza dell’iniziativa in quanto eleva la qualità dell’intervento sanitario, allo stesso tempo è stato messo in risalto l’importanza dell’apporto che le associazioni di volontariato possono dare al miglioramento delle condizioni di ricovero e cura dei pazienti.

Il  “Treno” è un carrello modulare, pensato come un piccolo convoglio con cinque vagoni, ciascuno dedicato a uno dei sensi (vista, udito, olfatto, tatto e gusto). Ogni vagone contiene oggetti ed elementi studiati per stimolare un senso specifico, con materiali selezionati in collaborazione con psicologi e terapeuti. Il carrello è mobile, facilmente trasportabile tra le stanze e i reparti, permettendo agli operatori sanitari e agli specialisti di utilizzarlo in modo flessibile e personalizzato in base ai bisogni dei pazienti. Questa metodologia stimola tutti e cinque i sensi  attraverso strumenti semplici ma potenti: luci soffuse e colorate, suoni rilassanti, essenze profumate, oggetti tattili e piccole esperienze gustative, creando un ambiente “altro” in cui i pazienti possono sentirsi al sicuro e accolti.

L’Unità mobile – che può disporre di una stanza dedicata nel reparto di Chirurgia Pediatrica – sarà anche utilizzata in Oncoematologia, Chirurgia e Geriatria.

In mezzo secolo, l’approccio Snoezelen si è dimostrato efficace nel ridurre lo stress, l’ansia, il dolore percepito e il senso di isolamento nei pazienti, in particolare di quelli più fragili come bambini e anziani. Ed è anche particolarmente indicato in contesti in cui il vissuto della persona è fortemente influenzato da sofferenza fisica ed emotiva, come nel caso di malattie oncologiche, disabilità, stati degenerativi o ricoveri prolungati. In altre parole, il “Treno” – dicono le ragazze e i ragazzi del Rotaract Lecce Barocco “non è solo un carrello multisensoriale: è un viaggio simbolico verso il sollievo, la meraviglia e la cura, che attraversa i reparti ospedalieri portando bellezza e speranza. Per questo siamo impegnati a potenziare gli strumenti operativi a partire dal prossimo anno, per ampliare e migliorare il servizio”.