"Un'iniziativa forte, di impatto, dal punto di vista della volontà popolare che si vuole esprimere al Governo, ma soprattutto corroborata da qualificati contributi tecnici. Alla base vi è la volontà precisa di questo territorio di impedire ogni depauperamento dei nostri mari e un impoverimento della nostra linea del paesaggio, che certamente è attrattiva unica e incontaminata di questa terra e non ha bisogno di insediamenti invasivi né di piattaforme petrolifere, bensì di politiche di valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico, un turismo ‘dolce’ che già sta portando i suoi risultati e i suoi effetti benefici sulla nostra economia, che non ha certamente bisogno delle trivellazioni".
Sono le dichiarazioni del Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone che prosegue nel coordinare il tavolo tecnico sulle trivellazioni nei mari del Salento, da lui voluto, alla presenza dei sindaci dei comuni rivieraschi del Salento, dei rappresentanti delle aree protette e degli esperti dell'Università del Salento.
Dopo aver redatto un documento specifico di tutela paesistica delle acque salentine il numero uno di Palazzo dei Celestini ha riunito attorno al tavolo tutti gli attori di questa importante partita che riguarda il territorio, per valutare i comportamenti da assumere di fronte alle attività autorizzate dal Ministero dell'Ambiente per la società "GlobalMed" e più in generale e in prospettiva, anche in considerazione delle prossime concessioni autorizzative che il Ministero avrà in animo di accordare per il sondaggio estrattivo nel mare.
Al termine dell’incontro si è concordato di redigere undocumento unitario aperto al contributo tecnico dei rappresentanti delle Aree Protette e delle Aree Marine, atto redatto grazie anche al contributo dei comuni rivieraschi e delle professionalità dell'Università del Salento. Erano presenti, infatti, il professor Tomasicchio ed il professor Mele,.
La documentazione verrà inviata alla Regione Puglia ed al Ministero dell'Ambiente per le valutazioni di loro competenza.
