Tumori in aumento nel Salento, interrogazione al ministro Lorenzin

Secondo il Rapporto 2013 nel corso del quadriennio 2003-2006, in provincia di Lecce, sono stati diagnosticati 15.914 casi di tumore maligno nella popolazione residente, 9.035 tra gli uomini, 6.879 tra le donne

In Puglia il tasso di mortalità oncologica registra un recente e significativo aumento, con particolare incidenza nella provincia di Lecce. In particolare, i dati riguardanti la mortalità per tumore al polmone risultano essere superiori rispetto alla media italiana.

Secondo il Rapporto 2013, "I tumori in provincia di Lecce" del registro tumori della Asl Lecce, nel corso del quadriennio 2003-2006, nella provincia leccese, sono stati diagnosticati 15.914 casi di tumore maligno nella popolazione residente, 9.035 tra gli uomini, 6.879 tra le donne. I decessi, nello stesso arco temporale, sono stati 8.080, dei quali 4.828 tra gli uomini, 3.252 tra le donne.

Nello stesso report si evidenziano altresì tassi superiori alla media nazionale per i tumori del polmone e della vescica nel sesso maschile, per i tumori ovarici nel sesso femminile e per i tumori del sistema nervoso centrale in entrambi i sessi. Dati che continuano ad essere inascoltati e su cui la senatrice salentina Daniela Donno, del Movimento 5 Stelle ha voluto richiamare l'attenzione, interrogando il ministro Lorenzin.

"Questi dati segnano una pericolosa deriva che penalizza fortemente le aspettative di vita di coloro che abitano nelle aree interessate da tale drammatico primato. Per tale ragione, chiediamo al ministro Lorenzin quali misure intenda adottare al fine di individuare in maniera puntuale i fattori di rischio e le cause che determinano simili preoccupanti incidenze, specie nel territorio leccese dichiara la senatrice salentina Daniela Donno Occorre un adeguato aggiornamento dei dati inerenti alla mortalità oncologica a partire dal territorio pugliese insieme ad un opportuno programma di prevenzione e di assistenza sanitaria che salvaguardi la salute dei cittadini, con particolare attenzione alle aree maggiormente colpite da mortalità oncologica".



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