L’uso di droni per tutelare le tartarughe caretta caretta, parte il piano dell’Amp di Porto Cesareo di monitoraggio delle coste

Il progetto è finalizzato a identificare tracce riconducibili a nidificazioni di caretta caretta messe in pericolo dalle operazioni stagionali di pulizia delle spiagge.

Le Aree Marine Protette, sin dallo loro istituzione, svolgono un ruolo cardine nella gestione delle tartarughe marine nell’ambito dei territori di competenza, anche e soprattutto perché sono enti in grado di coordinare ed effettuare attività di ricerca e monitoraggio.

Proprio in tale contesto L’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e la Riserva Nazionale di Torre Guaceto, in provincia di Brindisi, hanno aderito al piano nazionale per la conservazione delle tartarughe marine e attuato numerosi protocolli, progetti e iniziative per la loro tutela e diffusione delle buone pratiche per la protezione.

Le operazioni di preparazione, sistemazione e pulizia delle spiagge, che anticipano ogni stagione estiva, possono rappresentare una minaccia per le eventuali nidificazioni di Caretta caretta. Per tale motivo la Regione Puglia nelle “Linee Guida” per la manutenzione stagionale, ha inteso delineare le opportune istruzioni operative per le operazioni di pulizia al fine di salvaguardare l’eventuale esistenza di nidi sugli arenili dei litorali costieri.

L’Amp, in sinergia con l’Area Marina Protetta Torre Guaceto e grazie al supporto professionale del biologo faunista Giacomo Marzano, proprio in questi giorni, ha redatto un piano particolareggiato di monitoraggio delle coste sabbiose con il fine di identificare tracce riconducibili a una nidificazione di Caretta caretta, un intenso e particolare lavoro che ha previsto anche l’impiego di droni.

Gli operatori, piloti APR in scenari standard e in scenari critici, nei prossimi giorni continueranno a sorvolar spiagge e litorali. Un’attività che si sviluppo all’alba, prima dell’arrivo dei bagnanti e utile e necessaria a scorgere eventuali segnalati riconducibili ad una nidificazione magari avvenuta nella nottata.

Il telerilevamento mediante l’impiego di speciali aeromobili a pilotaggio remoto, infatti, si sta dimostrando molto utile per identificare fenomeni che agiscono su scala ridotta e supportare e implementare le misure di tutela.



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