“È stata brutta, ma è passata anche questa”…Mamma Elisa racconta come sta la piccola Giorgia

Mamma Elisa ha voluto raccontare sulla pagina Facebook dedicata alla piccola Giorgia anche l’ultima battaglia che ha dovuto combattere con sua figlia.

«È stata molto brutta, ma passata anche questa volta». È una mamma Elisa stanca e provata per l’ennesimo ostacolo che ha dovuto affrontare con sua figlia Giorgia, la stellina di Berdon dal nome della malattia rara che le ha impedito di mangiare fin da piccolina. Questa volta è lei che aggiorna il diario di bordo, una pagina Facebook dove racconta passo dopo passo la “battaglia” della sua famiglia. Nell’ultimo post racconta l’ultimo ricovero all’Ospedale di Pittsburg, dove la bambina è stata sottoposta ad un delicato trapianto multi organo grazie ad un angelo volato via dopo un incidente stradale. E dove è tornata spesso, purtroppo, in questi mesi a causa di alcune ‘inaspettate complicazioni’.

Tutto è cominciato quando Giorgia ha cominciato a lamentarsi dei continui mal di testa. «Il fatto che il dolore alla spalla dopo la pericardite non fosse mai passato e il fatto che Giorgia si svegliava di notte con forti mal di testa, che non li avesse mai avuti, mi ha spinto a chiedere dei controlli, temendo che fosse un nuovo sintomo dei problemi al cuore. Dopo una settimana il dolore è andato via, ma ho continuato ad insistere fino a quando è stata fissata una risonanza in testa» ha raccontato mamma Elisa.

L’esame ha permesso di ‘scoprire’ la verità. Un ascesso in testa che ha richiesto un intervento chirurgico d’urgenza anche per il pericolo, concreto, che potesse rompersi. Sono stati momenti di paura per Elisa che nel video, giustamente, fa fatica a trattenere le lacrime. «È passata anche questa. Giorgia ha avuto una infezione da funghi che sono entrati nel suo corpo, nel suo sangue, arrivando al cervello».

Dopo due giorni passati in Rianimazione, Giorgia e sua mamma sono tornati nel reparto che ospita i bambini dopo il trapianto, dove hanno trascorso tanto tempo in questo lungo cammino. L’intervento tecnicamente è andato bene, le prime ore – le più pericolose – sono passate, ma l’infezione c’è ancora e ora toccherà ‘combatterla’ con dei medicinali e farmaci specifici, una cura molto forte che durerà almeno sei mesi.

Forza Giorgia e coraggio Elisa.



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