Un aprile che sembra luglio, ma il ponte del 25 potrebbe essere bagnato

L’Anticiclone nord africano continuerà ad occupare il Mediterraneo e l’Italia anche nei prossimi giorni regalando giornate dal sapore quasi estivo. Secondo le previsioni, il prossimo fine settimana sarà dunque ‘salvo’. Stessa cosa non si può dire per il ponte del 25 aprile.

Il peggio sembra essere passato. Quando per “peggio” si intende il fatto che l’anticiclone di origine Nord Africana ha regalato giornate dal clima estivo, che nulla hanno da invidiare a quelle tipiche di luglio. L’asticella della colonnina di mercurio, schizzata sempre più in alto, ha raggiunto il suo picco mercoledì quando si sono registrati valori superiori ai 30 gradi, in particolare al centro-sud (Salento compreso). Che la bella stagione avesse “fretta” di affermare il suo dominio lo si era capito già da quest’inverno, particolarmente mite.
 
Secondo le previsioni dei metereologi, l’ondata di aria calda sahariana regalerà un altro bellissimo week-end con temperature di gran lunga superiori alla media del periodo. Di più, l'Anticiclone riuscirà ad essere protagonista indiscussa almeno fino al 20 aprile. Dopodiché un fronte temporalesco proveniente dal Nord Europa farà scivolare aria un po' più fresca sulla Penisola, proprio a cavallo del 25, rischiando così di rovinare il primo lungo ponte del 2016. Previsioni “pessimiste” che non faranno piacere a chi sta programmando o ha già programmato qualche giorno di vacanza.
 
La situazione però potrebbe cambiare in itinere. È, infatti, ancora troppo presto per sapere cosa accadrà a fine mese. È probabile che si verifichi soltanto un ritorno alla “normalità” con temperature lontane dal caldo anomalo di questi giorni. Come è possibile che si registrino piogge e temporali di forte intensità.
 
Insomma, quest’estate scoppiata nel cuore della primavera riserverà, soprattutto per gli ultimi giorni del mese, non poche sorprese. Si tratterà, comunque, soltanto di piccole ‘tregue’ concesse. Si preannuncia, infatti, un’estate più rovente che mai. Avranno ragione gli esperti? 



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