Un Coro Polifonico per l’Università del Salento. Una realtà importante per il territorio

Musica e cultura, un connubio perfetto che regala un’alchimia unica ad eventi e celebrazioni. Il Coro Polifonico dell’Unisalento, guidato dal Direttore Luigi De Luca, con i repertori che spaziano dall’opera seria all’opera buffa.

Sin dagli esordi, nel dicembre 2008, il Coro Polifonico dell’Università ha orientato la sua attività verso grandi eventi. Inaugurazioni di anni accademici dell’Università e della Scuola Superiore ISUFI, convegni internazionali di studio, cerimonie di conferimento di diplomi di dottorato e celebrazioni di lauree honoris causa. Dal 2010 il Coro Polifonico è costituito in Associazione culturale onlus e la carica di Direttore musicale è del  Maestro Luigi De Luca che guida il Coro Polifonico dagli esordi alle ultime affermazioni artistico-musicali.
 
Leccenews24 ha incontrato il Maestro Concertatore De Luca nell’ambito della cerimonia per il  conferimento della Laurea honoris causa in archeologia assegnata dall’Università del Salento a Sua Santità Bartholomeos I.
 
Maestro, il repertorio che Lei ha selezionato è stata una cornice preziosa per questa magnifica giornata, occasione unica per la nostra Storia. Ce ne parla?

L'omaggio del Coro Polifonico dell'Università del Salento al Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, nell'ambito delle celebrazioni della Laurea honoris causa, ha avuto il suo input nell'esecuzione del brano “Se prendo le ali dell'aurora” del musicista ortodosso Stefano Pulìs. Successivamente il concerto è proseguito con l'esecuzione di due capolavori della polifonia concertante di ogni tempo: il “Lauda Jerusalem” di Vivaldi e un'esecuzione antologica del Magnifcat in Re maggiore di Bach.
 
Entrambi i brani, contenutisticamente ispirati alla gioia straripante dell'uomo riconoscente al suo creatore per i doni della natura e della Grazia, in tema con il messaggio ecologico e spirituale del Patriarca, hanno suscitato viva impressione ed entusiasmo nel pubblico presente, sia per l'impegno tecnico-esecutivo che per la vis partecipativa della formazione concertistica. In particolare il brano bachiano si è presentato come momento inarrivabile della più alta e complessa polifonia di ogni tempo, non solo spettacolare, ma sublime espressione di sintesi tra ingegneria musicale e sensibilità artistica. Il brano di “commiato”, il finale dal Te Deum di Dvořák ha esaltato con opulenza di armonie e di sonorità ritmicamente scandita, la cifra artistica e umana della musica dell'Europa orientale, intimamente legata all'esperienza religiosa ortodossa.
 
Quali saranno i prossimi impegni del Coro Polifonico dell’Università del Salento?

Tra gli impegni per questo periodo, mi piace ricordare che la formazione si esibirà nel tradizionale Concerto di Natale il 26 dicembre alle ore 19,00 presso la Chiesa di Sant'Irene ai Teatini. Importante sarà l’esecuzione della Lauda per la Natività del Signore (1930) di  Respighi, per la quale c'è viva attesa sia per la modernità e complessità esecutiva che per l'incontro tra spiritualità medievale del testo letterario e suggestioni neomodali di un musicista fortemente rappresentativo dell'ultima contemporaneità musicale italiana.
 
A cura di Tiziana Protopapa



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