Badge e borracce targate Unisalento, così l’Ateneo leccese sposa il progetto ‘plastic free’

A partire dal 16 luglio saranno attuati i provvedimenti volti a eliminare gradualmente la plastica monouso dalle aule universitarie.

Le mobilitazioni studentesche e gli accordi contenuti nel protocollo d’intesa siglato lo scorso gennaio dalla Conferenza dei rettori delle università italiane non sono rimasti lettera morta.

Il 16 luglio è il giorno magico a partire dal quale sarà data esecuzione ai provvedimenti volti a eliminare gradualmente la plastica monouso dalle aule universitarie, segnando l’ingresso di Unisalento tra gli Atenei dimostratisi sensibili alle problematiche ambientali.

Gli studenti, iscritti al primo o al secondo anno di un corso di laurea o laurea magistrale, potranno richiedere nelle segreterie del polo urbano ed extraurbano il badge sostitutivo del libretto cartaceo e la borraccia riutilizzabile con il logo dell’università, istituita per limitare l’impatto ambientale causato dagli ingenti quantitativi di plastica prodotti quotidianamente.

In questa prima fase saranno 5 mila le borracce messe a disposizione degli studenti, ma il provvedimento è inserito all’interno di un vasto programma che sarà discusso dalla Commissione fondi centralizzati il prossimo 18 luglio, quando passerà al vaglio l’opzione di un rifinanziamento volto all’acquisto di ulteriori 10 mila pezzi per soddisfare il fabbisogno dell’intera comunità accademica, in aggiunta alla possibile istallazione di un dispenser d’acqua potabile all’interno di Studium 2000.

Intanto gioisce la comunità accademica e l’associazione studentesca Link, promotrice dell’iniziativa e collante tra le misure adottate dall’Ateneo e il messaggio green lanciato dai movimenti ambientalisti.

“Siamo molto soddisfatti del riscontro avuto dagli studenti – commenta Francesco Liaci, membro del Cda e rappresentante di Link Lecce– sono in tanti ad averci ringraziato e la vicinanza degli studenti è sintomo di una coscienza ambientalista di cui ci siamo fatti portavoce. Il fatto che negli ultimi mesi il tema del plastic free abbia assunto rilevanza a livello internazionale – continua – ha sicuramente aiutato il lavoro di sensibilizzazione, ma ora ci prefiggiamo l’obiettivo di mettere in campo una serie di iniziative volte a limitare ulteriormente l’uso della plastica. In futuro proporremo un sistema di premialità nelle gare d’appalto per i distributori che comprimono l’utilizzo di confezioni di plastica e chiederemo ad Adisu di eliminare piatti e bicchieri monouso dalle mense universitarie. Ora – conclude – iniziamo dalle borracce, più in là metteremo in piedi nuovi progetti in grado di implementare quelli già attivati, forti dell’appoggio di una comunità accademica che si è stretta attorno alle problematiche ambientali”.



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