Università del Salento, Vincenzo Zara traccia un bilancio dei primi 3 anni…e pensa ai prossimi tre

Ordine del giorno della conferenza di Ateneo dell’Unisalento è il resoconto dei primi 3 anni di Rettorato di Zara (2014-2016) e prospettive future per i prossimi 3 anni. All’esterno striscione di protesta per i fondi persi.

Si è tolto più di qualche sassolino dalla scarpa il Magnifico Rettore dell’Università del Salento nel corso della Conferenza d'Ateneo che si è tenuta nel pomeriggio di oggi. Un passaggio importante per il presente e il futuro dell’ateneo salentino quello che si è svolto nell'aula Y1 della Facoltà di Ingegneria; all’ordine del giorno il resoconto dei primi 3 anni di Rettorato di Vincenzo Zara, dal 2014 al 2016. Sullo sfondo le prospettive future per i prossimi 3 anni. Ma all'ingresso ha fatto bella mostra di sé uno striscione di protesta per i fondi persi a firma dell’associazione studentesca Link: ‘49 milioni andati in fumo. Zara qual è il piano B?’.
 
Il riferimento naturalmente è tutto per il "Piano per il Sud" che nel lontano 2012 aveva messo a disposizione, anche delle Univerisità, centinaia di milioni di euro che avevano fatto gola anche al Rettorato di piazzetta Tancredi, guidato allora dal professor Domenico Laforgia (oggi presente in Conferenza). 80 milioni di euro, all'incirca, il finanziamento che avrebbe potuto ospitare il Cassiere dell'Ateneo, destinati a dirompenti opere di ristruttuazione, di rifacimento di alcune sedi e ad altri interventi per nuove e moderne costruzioni. Fondi che però, nel tempo, l'Unisalento ha visto diminuire, con il timore persino di perderli del tutto. L'occasione della Conferenza d'Ateneo, allora, è stata la miglior occasione per il professor Zara di fare chiarezza sull'annosa vincenda, tornata in primo piano nelle ultime settimane.

"La burocrazia di questo Paese ci ha ostacolato – ha commentato il Magnifico Rettore dopo una lunga disamina della vincenda. Continui ritardi che ci sono costati cari ma che non sono attribuibili a noi. Dalla Regione al Ministero, fino anche all'introduzione di nuove leggi come il Codice sugli Appalti, hanno messo il freno su delle somme che però vogliamo ancora fortemente. Se ognuno facesse a pieno il proprio dovere, anzi il suo servizio, queste cose non accadrebbero". E su questo punto è intervenuto anche il Direttore Generale, Fidora: "siamo pronti tecnicamente a bandire già domani gli interventi manutentivi. La burocrazia – chiosa – ci ha fatto perdere fior di milioni: ci teniamo stretti i 14 ottenuti fino ad ora, ma ci batteremo ancora per ottenere la proroga perché quello che è successo negli ultimi 6 mesi ha dell'assurdo".
 
Non è mancata la replica di Laforgia che ha spiegato, dal canto suo, che la colpa di tutto il ritardo è dovuto solo alla "negligenza di scelte politche del Rettore Zara: tutta la documentazione presentata in Regione peccava in molti punti, ecco perchè il ritardo – attacca l'ex Magnifico – anche in alcuni appalti dei più semplici. Nella mia visione del 2012 c'era uno sviluppo strategico per l'Ateneo: l'unico responsabile di questa perdita è Zara – conclude – e di questo il Rettore dovrebbe chiedere scusa alla comunità".
  
Zara, comunqe, si è anche lanciato nella sua puntuale disamina della situazione dell’università salentina, snocciolando numeri e dati e provando a spiegare la china presa dall’ateneo negli ultimi anni, una china che potrebbe essere un nuovo trampolino di lancio per il futuro, o un approdo nel porto dello scarso appeal.
  
Capitolo nuove immatricolazioni. Il Magnifico Rettore ha ricordato che c’è stato un crollo dal 2007, ma negli anni della sua gestione il dato è tornato positivo e si è registrata una crescita del 4% (in controtendenza rispetto al dato nazionale e regionale). Anche il calo delle iscrizioni potrebbe essere in controtendenza: è attesa infatti una risalita se sarà confermato il trend delle immatricolazioni. Gli iscritti regolari sfiorano il dato nazionale: il dato è fondamentale, perché proprio da questo dipendono i finanziamenti.
 
Zara ha ricordato come negli ultimi anni siano cresciuti i Corsi di Laurea con le ultime tre proposte (tra cui il DAMS) in attesa di accreditamento che segnano un rapporto più stretto tra l’istituzione universitaria e il territorio e le sue vocazioni di sviluppo.
 
Capitolo Finanziamenti: certamente si è registrato un calo, ma questo è dovuto all’entrata  in vigore del "costo standard" che negli anni ha sostituito il criterio storico: l'Unisalento ha pochi iscritti e perciò meno fondi.
Crescono invece i finanziamenti europei a cui si è potuto accedere nell'ultimo biennio, aumentando il peso specifico dell'Ateneo rispetto alle università del sud e garantendo un vantaggio competitivo alla struttura salentina.
 
Ranking
. Secondo il Sole24ore l'Unisalento è al 45 posto in Italia; insomma non si è nel novero degli Atenei giudicati migliori ma non si è nemmeno nel deserto formativo temuto da tanti. Parola del rettore.
 



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