Università, c’è il tavolo tra studenti e Regione: chieste nuove misure di sostegno allo studio

La riunione con l’assessore all’istruzione Sebastiano Leo e l’Adisu Puglia in programma per lunedì 8 febbraio. Tra le richieste l’accesso semplificato ai materiali didattici e sussidi per fronteggiare la crisi economico-sociale.

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Arriva il via libera dalla Regione Puglia all’incontro con una delegazione del sindacato studentesco Link-Coordinamento universitario. È in programma per lunedì 8 febbraio il tavolo tra l’assessore regionale alla istruzione Sebastiano Leo, l’Adisu e le rappresentanze studentesche del Comitato universitario regionale e del Consiglio di amministrazione, attese in regione con un documento programmatico contenente nuove richieste per il sostegno allo studio. Sono tanti i danni collaterali della pandemia da covid-19. Tra questi, quelli connessi al mondo scolastico e accademico, investito dalla crisi economico-sociale innescata dalla chiusura delle attività, i cui riverberi, giocoforza, colpiscono le famiglie e i giovani studenti universitari. La didattica a distanza impone infatti strumentazioni adeguate: dalla disponibilità di pc in corrispondenza delle ore di lezione a una connessione funzionale a supportare il carico di attività giornaliere. Elementi non sempre compresenti nelle abitazioni degli studenti pugliesi, a cui si aggiungono le difficoltà di reperimento del materiale didattico e le problematiche corollarie alla didattica a distanza. Da qui, l’ampio spettro di richieste che la delegazione studentesca porrà sul tavolo regionale: dal potenziamento della digitalizzazione, a un sostegno economico e psicologico in favore degli studenti maggiormente colpiti dai disagi connessi al lockdown.

“Fin dalla scorsa primavera – spiega Gabriele Grasso, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione Adisu – come sindacato studentesco, ci siamo adoperati per andare incontro alle esigenze della comunità studentesca, che si è trovata ad affrontare non pochi problemi dovuti al lockdown ed alle sue conseguenze: alcuni studenti segnalavano la mancanza di una connessione internet e di dispositivi utili allo svolgimento delle lezioni in teledidattica, l’impossibilità di sostenere alcune attività quali esami, tirocini e laboratori, la necessità di ottenere una erogazione anticipata delle borse di studio. Da questi bisogni, abbiamo elaborato richieste a livello nazionale, locale ma soprattutto regionale, per far sì che gli studenti, anche in un momento così difficile, potessero avere comunque accesso all’istruzione”.

Fa eco Francesco Liaci, rappresentante degli studenti nel Curc Puglia, delineando parte delle richieste che gli studenti avanzeranno alla regione. “Chiediamo la possibilità di ricevere un supporto economico utile a far fronte ad ogni comprovata esigenza indispensabile a supportare il diritto allo studio durante l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e di facilitare, attraverso una massiccia digitalizzazione, il reperimento del materiale di studio. Chiediamo – continua – di dotare le residenze universitarie di strumentazioni elettroniche per poter seguire le attività didattiche a distanza, l’istituzione di presidi sanitari permanenti per studenti fuori sede e stranieri e di un supporto per studenti in stato di disagio psicologico”.

Interesse anche per il rafforzamento di un welfare ancora lacunoso, come spiega Alessandro Gregorio, membro del Curc di Link Bari. “I posti alloggio – dice – sono carenti, gli studenti fuorisede non hanno diritto al medico di base e pochi sono i servizi offerti dai territori agli studenti Universitari. Noi abbiamo un’idea chiara di come costruire una Puglia che sia attrattiva per i propri giovani, per questo crediamo che questo incontro sia solo il primo passo per ridefinire e innovare il diritto allo studio in Puglia”.



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