
Pasqua si avvicina e, puntualmente, arriva quella domanda esistenziale che divide il mondo in due categorie: “Ma tu, l’uovo di Pasqua… lo ricevi ancora?”
Sì, lo sappiamo: teoricamente dovremmo essere cresciuti. Dovremmo desiderare cose adulte, tipo un brunch in agriturismo, la colomba artigianale al bergamotto o – ancora – la pace interiore. E invece no. Quello che vogliamo, nel profondo del cuore, è un enorme uovo di cioccolato da spaccare a mani nude, preferibilmente senza doverlo condividere con nessuno. La risposta a tutte le domande è il cioccolato. Ne abbiamo bisogno. Anzi, è proprio da adulti che ce lo meritiamo di più.
Perché l’uovo di Pasqua non ha età (e ha calorie felici)
Il bello dell’uovo di cioccolato a Pasqua è che non ha bisogno di giustificazioni. Diciamolo una volta per tutte: non si è mai troppo grandi per volere un uovo di Pasqua. Chi dice il contrario mente, o peggio: è a dieta. È l’unico alimento che puoi rompere con violenza e poi mangiare con le mani, senza che nessuno ti giudichi (forse solo il tuo dietologo, ma lui è abituato).
Che tu abbia 8 o 48 anni, l’effetto è lo stesso: si apre l’involucro con la delicatezza di un T-Rex, si cerca la sorpresa con lo stesso entusiasmo di una tombola di Capodanno, e poi ci si abbuffa di cioccolato come se non ci fosse un lunedì.
E no, non ci sentiamo minimamente in colpa. Perché l’uovo di Pasqua è una questione emotiva, non nutrizionale.
Ma cosa regalare a un adulto? L’uovo, ovviamente!
Siamo sinceri: tra una crema corpo, un diffusore per ambienti e un uovo di cioccolato fondente con granella di pistacchio… cosa pensi che farà più felice tua sorella, tuo cugino o il collega stressato dell’ufficio? Esatto.
L’uovo vince sempre. E ormai ce ne sono per tutti i gusti: al latte, extra dark, con nocciole, con dentro sorprese che manco le scatole cinesi. Alcuni hanno gioielli. Altri hanno buoni sconto. Alcuni contengono solo un “grazie di esistere” su un foglietto stropicciato – e anche quello, a volte, basta.
Regalare un uovo di Pasqua a un adulto è un atto rivoluzionario: è dire “ti meriti di essere felice” in formato dolce e croccante.
E se qualcuno dice “Ma io sono a dieta”? Semplice: menti. Digli che è un uovo proteico. O spirituale. Oppure digli la verità: che nella vita c’è un tempo per la dieta e un tempo per l’uovo. E indovina in che periodo siamo?
La vera sorpresa siamo noi (con le dita sporche di cioccolato)
Alla fine, che dentro ci sia un braccialetto, un portachiavi, un messaggio motivazionale o un piccolo oggetto inutile ma divertente… la vera sorpresa dell’uovo siamo noi, quando riscopriamo il piacere delle cose semplici.
Perché crescere non significa smettere di godersi i piccoli piaceri. Significa solo sapere che, se qualcuno ti regala un uovo di Pasqua, lo ha fatto per vederti felice. E magari per dividere con te una fetta di quella felicità… ma solo se avanza.
Conclusione (senza moralismi, solo cioccolato)
Quest’anno, fai una cosa giusta: regala un uovo di Pasqua anche ai grandi. Fidati, è terapeutico. Fa bene all’umore, alle relazioni, e – in piccole dosi – anche alla pelle (probabilmente). E poi, diciamocelo: un uovo di cioccolato non si nega a nessuno.