Valorizzare l’olio per spingere il Made in Italy, Ingrosso:’Tuteliamo la filiera olivicola’

Fabio Ingrosso, Presidente di Copagri Lecce, a Leccenews24.it spiega quanto sia importante oggi ‘Tutelare la filiera olivicola da comportamenti illeciti che creano concorrenza sleale sul mercato’. Occorre ‘Valorizzare il prodotto olio e i suoi produttori’.

Partiamo dallo scorso anno, il 2015, quando Copagri condusse una sperimentazione su oliveti affetti da CoDiRo (complesso da disseccamento rapido che sta causando danni agli ulivi salentini) per valutare la possibilità di contenerne i sintomi attraverso le buone pratiche agronomiche. I risultati ottenuti? Molto incoraggianti. Talmente tanto da venire ripresi anche dalla rivista “L’informatore Agrario”, molto stimata e letta dagli addetti del settore. In particolare, le piante trattate hanno manifestato un maggiore vigore vegetativo, con tanto di capacità – da parte dell’olivo – di reagire agli attacchi dei patogeni. Ciò significa che l’olio leccese è assolutamente sano, spendibile sul mercato e dalle ottime qualità. Ovvio che un eventuale incoming di prodotti provenienti dalla Tunisia – come prospettato ai primi di Febbraio – altro non farebbe che complicare la situazione economica del comparto pugliese (e soprattutto salentino).

Ad inizio settimana, durante l’audizione in Commissione Agricoltura su norme e disposizioni sanzionatorie per la violazione del regolamento 29/2012 relativo alle norme di commercializzazione dell’olio d’oliva, c’era anche Fabio Ingrosso. «Obiettivo che dobbiamo prefissarci tutti – dichiara a Leccenews24.it il presidente di Copagri Lecce – è tutelare la filiera olivicola da comportamenti illeciti che danneggiano il comparto, creando concorrenza sleale come conseguenza di atti ingannevoli nel confronti del mercato e quindi dei consumatori».

«Oggi è importante valorizzare il prodotto olio e quindi i produttori che agiscono e seguono le norme e per i consumatori che chiedono sicurezza», prosegue.

«La forza dell’olio italiano – conclude – sta nella qualità e nella ricchezza varietale. Tutelare il Made in Italy deve essere lo scopo principale per valorizzare il ruolo sul mercato europeo e internazionale».



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