Lo scenario geoecclesiastico della Puglia sta per cambiare. A breve molti vescovi lasceranno il governo delle loro diocesi per sopraggiunti limiti d’età e altri sacerdoti saranno inseriti nella successione apostolica, come è prassi in questi casi.
Già quest’anno, proprio in questi giorni, alcuni vescovi delle quattro province ecclesiastiche pugliesi stanno presentando le proprie dimissioni nelle mani del Santo Padre che poi valuterà, a seconda delle situazioni particolari, se sia o meno il caso di concedere qualche proroga e fino a quando.
Come si sa il limite della pensione per preti e vescovi è fissato a 75 anni. Nella regione ecclesiastica pugliese sono tre al momento i vescovi che sono tenuti alle dimissioni. Si tratta del vescovo di Andria, Raffaele Calabro, che ha compiuto 75 anni a luglio, del vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano, Felice Di Molfetta, che li ha compiuti ad aprile e del vescovo di Conversano – Monopoli, Domenico Padovano, che li compirà il mese prossimo, a fine settembre. A queste situazioni si aggiunge quella della sede vacante di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi rimasta tale dopo la morte improvvisa del vescovo Luigi Martella, nello scorso mese di luglio.
La congregazione dei vescovi, presieduta dal cardinale Marc Ouellet, è già al lavoro per cercare i nomi dei possibili successori che, trattandosi di sedi di prima nomina, potrebbero anche essere sacerdoti da eleggere e consacrare al grado della pienezza sacerdotale.
Ma la lista di coloro che raggiungeranno a breve il limite d’età è destinato a crescere già il prossimo anno, con il vescovo di San Severo, Lucio Angelo Renna, e addirittura con un arcivescovo metropolita, e cioè Domenico D’Ambrosio che governa dal 2009 la diocesi più importante del Salento. Entrambi compiranno 75 anni nel settembre del 2016, ma è verosimile che il papa decida di tenerli impegnati ancora un altro anno. Di certo la geografia episcopale cambierà notevolmente nei prossimi anni e alcuni fra i parroci di periferia, vengono già attenzionati dalla Santa Sede per il più alto, nobile e delicato dei servizi alla Chiesa Cattolica.
