Ci sono famiglie, a Lecce, in stato di estremo bisogno. Purtroppo, questa non è nuova come notizia, ma mantenere alto il livello d’attenzione sulla problematica resta una priorità sociale. La carità, nella provincia di Lecce, resta il motore principale dell’aiuto alle persone in stato di necessità.
Incontro con l’Associazione
Nella maggior parte dei casi, le istituzioni ecclesiastiche – attraverso le mense parrocchiali, la Caritas, la “Casa della Carità” – danno una mano a quelle comunali nell’assistere chi chiede soccorso. Oltre ovviamente alle realtà associative presenti sul territorio, numerose e sempre in prima fila. Tra queste, l’associazione di volontariato “Pronto Soccorso dei Poveri”, che stamattina è stata ricevuta dal vescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, in Episcopio. Assieme a lui anche don Attilio Mesagne, direttore della Caritas diocesana leccese, che nell’occasione ne ha ricordato il grande lavoro compiuto. Si pensi che, quotidianamente, vengono serviti in media 500 pasti al giorno.
La lettera
Una delegazione di famiglie era presente per testimoniare la propria condizione di difficoltà. Letta anche una lettera aperta, rivolta sia a Mons. Seccia, sia a Papa Francesco. “Noi Eccellenza preghiamo a Lei ed a Papa Francesco di essere la voce di queste persone e della nostra associazione“. “Le chiediamo – si legge in una parte della lettera – che queste voci giungano verso chi ci governa non solo a livello locale“. Ciò, infine, per “trovare delle soluzioni al più presto“.
Al termine dell’incontro, Mons. Seccia ha consegnato un buono spesa di cinquanta euro a famiglia.
