Via Trinchese come un suk arabo. Il degrado della strada principale della cittè

Lecce. Via Trinchese come un suk arabo: impalcature e bancarelle strozzano la strada principale della città, vero e proprio biglietto da visita per i turisti. Uno scenario di degrado poco piacevole sotto gli occhi di tutti. Tra occhiali da sole, cover per cellulari e borse contraffatte, via Trinchese assomiglia ad un mercatino delle pulci, piè¹ che

E’ la strada principale della città, detta anche “la via dei negozi”, congiungimento naturale tra le due piazze del capoluogo: quella storica di Piazza Sant’Oronzo e quella commerciale di Piazza Mazzini.  Intitolata al noto scienziato originario di Martano, Salvatore Trinchese, è il vero e proprio biglietto da visita della città.

Ma oggi, facendo una semplice passeggiata, si assiste ad uno spettacolo poco piacevole. Più che la via del “passeggio”, infatti, via Trinchese assomiglia ad un suk arabo. Già strozzata dalle impalcature del Teatro Apollo, diventate ormai patrimonio architettonico della città, è invasa da ambulanti abusivi. Dalle cover per cellulari, alle borse ed alle scarpe contraffatte, è possibile acquistare davvero di tutto.

Leccesi e turisti camminano destreggiandosi abilmente tra i teloni stesi sul basolato – neanche ci trovassimo in spiaggia – e bancarelle a distanza ravvicinata. Cover per cellulari e borse, dicevamo, ma anche occhiali da soleimitazioni di scarpe delle più note marche sportivebigiotteria varia e abbigliamento.

Una sorta di mercatino delle pulci, ma con sede fissa, ad ogni ora del giorno e della sera.  Uno scenario di degrado che non fa onore alla città, ma che, soprattutto, lede la dignità e il lavoro di tutti quei commercianti che, per avere anche un piccolo monolocale con vista su via Trinchese, versano costantemente tasse altissime e pagano affitti stellari.

Uno spudorato abusivismo che giornalmente si consuma sotto gli occhi di tutti. A reprimerlo, a quanto pare, non sono sufficienti neanche i costanti blitz di Polizia e Carabinieri. Dopo un’iniziale spauracchio diffuso, infatti, i determinatissimi ambulanti tornano a presiedere il loro “spazio commerciale”, quasi ci fosse una sorta di tacito “vivi e lascia vivere” alla luce del sole.

Neanche la Polizia municipale sembra avere quel potere di deterrenza che ci si aspetterebbe. Gli ambulanti, numerosissimi, sono in grado di ritornare nello stesso posto in cui erano, pochi secondi dopo il passaggio delle Forze dell’Ordine. Si assiste, così, a gustose scenette degne di film comici, tra guardie e ladri, in cui nugoli di commercianti abusivi spariscono e, per magia, ricompaiono appena si perde all’orizzonte il mezzo su cui viaggiano VigiliPoliziotti Carabinieri. Con l’estate alle porte, l’auspicio è di porre immediato rimedio a questa spiacevole situazione.

I mercati etnici sono belli, ma che fine ha fatto il progetto dell’Amministrazione che prevede lo spazio unico per il mercato degli extracomunitari, in via Aldo Moro?



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