Era già accaduto dopo il terremoto di Amatrice e la frana che aveva travolto l’hotel Rigopiano. Charlie Hedbo, il periodico satirico francese è tornato ad interessarsi dell’Italia, sbattendo sulla prima pagina dell’ultima edizione, la numero 1361, la tragedia di Genova che avrebbe potuto avere un bilancio più amaro se gli uomini in divisa accorsi per primi sul posto non si fossero improvvisati «eroi», tra cui il salentino Riccardo Muci.
La vignetta, l’ennesima sulle tragedie italiane, sta già facendo il giro del web. Su uno sfondo giallo è stato disegnato il ponte Morandi, crollato il 14 agosto, aprendo uno squarcio nel cuore di una città che ha guardato, in silenzio, quei cumuli di macerie. Si è scavato ininterrottamente per giorni alla ricerca di persone ancora vive, fino a quando non è stato trovato l’ultimo “disperso”.
Accanto all’auto in primo piano che sta precipitando, c’è un uomo di colore con una ramazza in mano che spazza via i detriti delle carcasse. Poi la frase che dovrebbe essere satira. «Costruito dagli italiani… Pulito dai migranti», si legge nel titolo a tutta pagina, naturalmente in francese. Ironia, dice qualcuno. Macabra aggiunge qualcun altro.
Nei giorni scorsi era diventata virale una falsa copertina del settimanale. Il Ponte Morandi era stato disegnato come se fosse una bilancia: da un lato le auto cadevano al suolo, dall’altro tre grossi sacchi di denaro provavano a fare da contrappeso. In cima, la bandiera italiana che sventolava. Alla fine era un fake.
Non è facile capire quale sia il confine tra ciò che dovrebbe far ridere e ciò che, invece, disgusta. Come sempre il popolo della rete si è diviso. Certo è che quando toccano di persona le vignette non piacciono più. Impossibile dimenticare quell’ «Italia, la neve è arrivata» dove la morte, indossando le falci come sci, scendeva sulla valanga che ha sommerso l’Hotel di Rigopiano.