Detenuto appicca un incendio nel reparto infermeria: due agenti evitano il peggio, ma restano intossicati

Secondo quando raccontato in una nota da Ruggero Damato un detenuto con problemi psichici avrebbe appiccato un incendio. Intossicati due agenti che hanno evitato il peggio.

Giornata movimentata nel Carcere di Borgo San Nicola, dove un detenuto con problemi psichici accompagnato nel reparto di infermeria ha appiccato un incendio nella stanza di pernottamento.

Sconosciuti, almeno per il momento, i motivi che hanno spinto l’ospite del penitenziario leccese ad accendere il fuoco, prontamente spento dai poliziotti in servizio. Quei «pochi» poliziotti, secondo il vicesegretario regionale, Ruggero Damato che ha raccontato, in una nota, l’accaduto. Gli uomini in divisa, prima di domare le fiamme, hanno messo in sicurezza il detenuto 50enne, originario del foggiano e l’intero reparto. Per portare al riparo tutti, i due agenti sono rimasti leggermente intossicati. Hanno riportato anche delle escoriazioni, ma nulla di grave.

Nella stessa giornata, racconta Damato, ci sarebbe stato anche un tentativo di aggressione da parte di un recluso del reparto C2  nei confronti dell’agente di reparto schiaffeggiato con forza.

«Non è possibile – tuona il sindacalista – assistere ancora a tale “mattanza” né è accettabile che i poliziotti penitenziari siano lasciati da soli a fronteggiare i continui tentativi di aggressione».

Quanto accaduto nella casa circondariale di Lecce rende ancor più urgente l’appello lanciato dall’Osapp che, in più occasioni, ha chiesto ai vertici regionali di rafforzare il reparto leccese, inviando altri agenti, anche in missione per colmare la ormai nota carenza di personale di Pol.Pen, soprattutto nel settore maschile dei reparti e nel nucleo traduzioni e piantonamenti.

Non solo, per voce del segretario regionale, l’Osapp chiede, un incontro urgente con il prefetto di Lecce, Claudio Palomba con cui affrontare la delicata questione che riguarda, anche, l’ordine pubblico.



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