Xylella, Emiliano ‘non è più un’emergenza, ma sarà difficile fermarla’

Il Presidente della Regione, Michele Emiliano ha partecipato alla riunione sulla Xylella fastidiosa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Chigi. L’incontro è stato utile per approfondire tutte le tematiche da porre all’attenzione di Bruxelles e condividere linee comuni.

«Abbiamo spiegato che tutto procede regolarmente e che la Xylella non è più un’emergenza, essendo ormai endemica, ma qualcosa che rimarrà negli anni non soltanto in Puglia, ma anche nel resto dell’Italia perché sarà difficile fermarla». Sono state queste le prime parole del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano a margine della riunione a Palazzo Chigi con l’assessore alle Risorse Agroalimentari Leonardo Di Gioia e il direttore del dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone.
 
Sul tavolo, il batterio killer che dopo aver condannato a morte centinaia e centinaia di ulivi simbolo del Salento, continua a far paura proprio perché, ad oggi, l’unica soluzione trovata per fermare la sua avanzata è quella dell’abbattimento delle piante infette. Una soluzione che non contempla il danno economico ed emotivo arrecato agli agricoltori che hanno ereditato gli alberi da padri e nonni e il fatto che tagliare gli ulivi malati e magari pure quelli nel raggio di 100 metri significa distruggere completamente il paesaggio.  
  
Insomma, secondo il governatore la situazione va gestita come una fitopatia grave, che non può essere contenuta. È questo, ha aggiunto, «l’aspetto che va ficcato nella testa dell’Unione Europea che quando parla di ulivi è come se parlasse di kiwi o banane: loro non riescono a capire il significato simbolico di quest'albero. Ci siamo rassegnati – ha aggiunto Emiliano – al fatto che raramente l'Ue riesce a capire le identità nazionali e le questioni locali. È il suo limite».
  
Infine, «dare vita ad un'agenzia che fa permanentemente la lotta alla Xylella – conclude Emiliano – significa consentire alla Regione Puglia di non fare la guerra con tre persone dell'osservatorio fitosanitario, ma di farla con organizzazione di mezzi e strategia più complessiva».
  
Immediato il commento del capogruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo che in una nota si dice “sbalordito” dalle parole di Emiliano «Aveva promesso in campagna elettorale  – si legge – di risolvere il problema della Xylella in un mese dalla sua elezione. È passato un anno ed oggi apprendiamo che il virus degli ulivi non sia più un'emergenza ma un problema endemico della Puglia tanto da richiedere la creazione del l'ennesima agenzia, l'Arxia». La domanda per il capogruppo dei Cor sorge spontanea: «chi ha lasciato, con un immobilismo sorprendente, che anche la Xylella diventasse una questione atavica per la nostra Regione?».
  
Zullo ha l’impressione di essere di fronte ad un copione che si ripete: «Emiliano, di fronte all'emergenza, aspetta fino a farla acuire. Per poi, come per i rifiuti, approfittare della gravità per istituire una nuova agenzia. Ciò, peraltro, depauperando gli assessori della sua Giunta del potere e dovere di decidere nei rispettivi settori».
  
Insomma, a detta del capogruppo dei Conservatori e Riformisti sembra che Emiliano stia svuotando il suo esecutivo per creare "una Regione nella Regione", con agenzie con pieni poteri gestionali affidate non a rappresentanti votati dai cittadini, ma a uomini di sua stretta fiducia. «Adesso – conclude Zullo –  ci aspettiamo che Emiliano perfezioni l'azione accentratrice inventando nuove agenzie anche per il lavoro, per il bilancio, per il personale e così via.  Il tutto per mantenere il potere solo nelle sue mani, mentre il dibattito politico ad ogni livello orienta all'eliminazione delle agenzie e degli enti partecipati in quanto fonte di sprechi e di clientele».

Tania Tornese



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