3 kg di polpa di ricci senza tracciabilità conservati nella cella frigo, 1.500 euro di multa a ristorante di San Foca

La polpa di ricci era conservata all’interno di alcuni vasetti ed è stata posta sotto sequestro dagli uomini della Guardia Costiera nell’ambito dei controlli atti al contrasto della pesca illegale.

Prosegue l’attività di contrasto alla pesca illegale degli uomini della Guardia costiera dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto.

Il personale della Delegazione di spiaggia di San Foca di Melendugno a seguito una serie di attività d’indagine ha operato un sequestro di 3 Kg di polpa di ricci occultatati, in diversi vasetti e illegalmente conservati da un ristornate in zona San Foca.

A seguito di verifiche precedenti eseguite la scorsa settimana, sia in mare che a terra lungo l’intera costa di giurisdizione con particolare riferimento alla zona San Foca –San Cataldo–Casalabate, le attività volte al contrasto della pesca illegale del riccio di mare si sono concentrate presso un esercente commerciale dedito alla ristorazione. Dopo i controlli di rito gli uomini della Guardia Costiera di San Foca hanno provveduto ad ispezionare le celle frigo, dove sono stati riscontrati i vasetti di polpa di riccio di mare privi di tracciabilità e pronti alla vendita e somministrazione al consumatore. Si è provveduto quindi ad elevare la sanzione amministrativa di 1500 euro per assenza della documentazione finalizzata a definire l’origine del pescato.

Il prodotto, probabilmente acquistato sul mercato nero, è stato prontamente posto sotto sequestro.

Bisogna ricordare che dal 1 maggio al 30 giugno qualsiasi forma di pesca del riccio di mare (echinodermi) è assolutamente vietata al fine di garantire la corretta riproduzione di una specie sempre più oggetto di eccessivo prelievo da parte pescatori professionali e sportivi.

L’attività si inserisce nell’ambito delle operazioni di verifica svolte sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Otranto: nelle ultime due settimane, al fine di contrastare la pesca illegale, sono stati operati sia in mare che a terra presso le marine leccesi, nel tratto di mare compreso tra Otranto e San Foca di Melendugno e presso la zona di Castro e Santa Cesarea.

In particolar modo presso zona Casalabate personale dell’Ufficio Locale Marittimo di San Cataldo sequestrato una rete da pesca di un pescatore sportivo in quanto intento alla pesca con attrezzi non consentiti dalla normativa in vigore.

Sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Gallipoli, infine, i controlli in mare e sul litorale sono stati intensificati al fine della conservazione delle risorse ittiche e per questi motivi tutti i consumatori sono invitati ad acquistare prodotti ittici di cui sia certificata la tracciabilità e per la quale sia comprensibile l’etichetta contenente le informazioni obbligatorie, in quanto l’acquisto degli stessi, da venditori non autorizzati implica forti rischi per la salute.



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