
Confessa di avere ucciso la madre, sostenendo di averlo fatto dopo un rimprovero, ed ammettendo di averla colpita con un’ascia. Parliamo dell’efferato omicidio di Racale, in cui una donna di 53 anni, Teresa Sommario, sarebbe stata uccisa in casa dal figlio, un giovane di 21 anni, Filippo Manni, con almeno cinque colpi di ascia da boy scout (appartenente al fratello).
Ieri sera il ragazzo è stato portato in caserma, dopo essere stato visto sulla strada per Torre Suda, e ha risposto alle domande degli inquirenti, ancora in stato di choc. Il 21enne, assistito dall’avvocato Francesco Fasano, ha riferito davanti al pm Simona Rizzo, di essere stato rimproverato dalla madre per essere entrato in casa senza salutare. E di essere salito al piano di sopra, di aver preso l’ascia, per poi compiere l’omicidio. Ed avrebbe aggiunto che altre volte lo aveva pensato per scherzo, per poi farlo veramente.
Il suo legale sta valutando la possibilità di chiedere una perizia psichiatrica per il suo assistito.
Filippo Manni, studente universitario, dovrà intanto, comparire domattina davanti al gip Valeria Fedele, per l’udienza di convalida del fermo, con l’accusa di omicidio volontario aggravato, come richiesto dal pm Simona Rizzo.
E potrà rispondere alle domande del giudice, eventualmente confermando quanto già detto davanti al pm o avvalersi della facoltà di non rispondere.
Intanto, è stata disposta l’autopsia per far luce sull’efferato omicidio. Da un primo esame autoptico è emerso che il ragazzo ha colpito la madre con almeno cinque fendenti sferrati con varia intensità tra collo, nuca e spalla. L’autopsia che sarà eseguita, presumibilmente venerdì, dopo il conferimento dell’incarico al medico legale Alberto Tortorella, servirà a stabilire con esattezza la dinamica dell’omicidio e le cause esatte della morte della 53enne.
L’omicidio è avvenuto in via Toscana, intorno alle 14. Tutto sarebbe partito da una lite in famiglia, ma ci sono ancora dubbi sul movente dell’omicidio.
Il 21enne, studente in economia a Roma, con la passione della musica, era tornato a casa per la festa patronale di San Sebastiano, che si è tenuta sabato scorso.
La madre, nata in Germania, era la ex moglie dell’attuale assessore ai Lavori Pubblici del Comune, Daniele Manni. La coppia ha tre figli. Oltre al 21enne, il più grande, ci sono due gemelli del 2007, uno dei quali era in casa al momento dell’omicidio. Sembra che il giovane non abbia sentito grida, ma solo un gran trambusto in casa e quando è sceso per vedere cosa stesse succedendo ha trovato la madre morta.
Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo di Lecce e i colleghi della compagnia di Racale, ed è anche arrivato il sindaco di Racale, Antonio Salsetti.