
Sono iniziati gli accertamenti tecnici nella stanza del b&b di Napoli in cui è deceduta Emanuela Chirilli, 28enne di Cursi, a seguito dell’incendio, divampato il 29 novembre scorso.
Nella giornata di oggi, intorno alle 9:30, i vigili del fuoco del comando investigazioni, nominati dalla Procura partenopea, hanno tolto i sigilli all’appartamento per poi procedere al sopralluogo disposto dai sostituti procuratori Guido Capece e Federica D’Amodio, presso la struttura ricettiva di Piazza Municipio. Gli specialisti dovranno verificare il funzionamento dell’impianto elettrico e le attenzioni si concentreranno sulla sauna da cui potrebbe essere partito il corto circuito. Le operazioni proseguiranno, nei prossimi giorni, all’interno dei laboratori specializzati.
I difensori degli indagati (gli avvocati Paolo Carrara e Marco Palermo) e della famiglia della vittima (l’avvocato Dimitry Conte) hanno partecipato al sopralluogo.
Va detto che nel dicembre scorso, si è svolta l’autopsia, i cui risultati si conosceranno dopo i necessari accertamenti medico legali. Come atto dovuto, la Procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati, per le ipotesi di reato di incendio colposo e omicidio colposo, la proprietaria dell’appartamento, di 62 anni, e il gestore della struttura ricettiva, di 44 anni.
Dopo l’autopsia la salma di Emanuela Chirilli è tornata a Cursi per la celebrazione dei funerali.
Stando ai primi riscontri investigativi, a generare l’incendio sarebbe stato un corto circuito, tra le 4 e 5 della notte. Le fiamme sarebbero divampate nella sauna del bed & breakfast, sorprendendo nel sonno Emanuela.