
Al termine dell’udienza preliminare di oggi con 31 imputati, presso l’aula bunker di Borgo San Nicola, sono finiti sotto processo in 22, tra politici, vigili e automobilisti, dopo la maxi inchiesta su di un presunto sistema illecito per ottenere l’annullamento di circa 500 multe e gli accessi nelle zone a traffico limitato a Lecce.
Il gup Anna Paola Capano, accogliendo l’istanza dei pm Alessandro Prontera e Massimiliano Carducci, ha rinviato a giudizio, tra gli altri: Antonio Finamore, ex consigliere comunale e Luca Pasqualini, ex assessore comunale alla Mobilità. E poi, Carlo Corvino, di Lecce e Piervitale Frassanito, di Diso, all’epoca dei fatti, rispettivamente, dipendente della Polizia locale e maresciallo della Polizia provinciale di Lecce. E ancora, le vigilesse Loredana Valletta e Luisa Fracasso, entrambe leccesi.
Non solo, anche Francesco D’Elia, di Veglie, nelle vesti di funzionario dell’Agenzia delle Entrate.
Altri 9 imputati, con una posizione marginale nell’inchiesta, hanno patteggiato la pena per chiudere i propri conti con la giustizia.
In una scorsa udienza, si è costituita parte civile Luigianna Vizzi che nelle vesti di responsabile dell’Ufficio verbali, all’epoca dei fatti, denunciò le presunte condotte illecite al comandante Donato Zacheo. Quest’ultimo, così come il Comune di Lecce (assieme alla Vizzi, comparivano nella richiesta di rinvio a giudizio come “persone offese”) hanno scelto di non costituirsi parte civile.
Il collegio difensivo
Il processo avrà inizio il 24 settembre, davanti ai giudici della seconda sezione collegiale e gli imputati potranno difendersi dalle accuse nel corso del dibattimento. Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Massimiliano Petrachi, Giuseppe Corleto, Amilcare Tana, Luigi Covella, Roberto Rella, Luigi Corvaglia, Ivana Quarta, Stefano De Francesco, Riccardo Giannuzzi, Roberto Pascariello, Ladislao Massari, Mario Coppola, Antonio Savoia.
Gli imputati rispondono a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione, accesso abusivo alle banche dati, falso e soppressione di atti pubblici.
In base all’ipotesi accusatoria, Pasqualini era il promotore e l’organizzatore del gruppo, mentre Finamore rivestiva il ruolo di organizzatore insieme alla convivente Luisa Fracasso ed alla Valletta. Invece, Corvino è considerato “partecipe dell’associazione” insieme a Frassanito. Tra gli imputati anche i soggetti che avrebbero ottenuto in maniera illecita l’annullamento dei verbali.
Nell’inchiesta si parla di biglietti per spettacoli teatrali e giostre, addobbi per matrimoni e servizi di trasloco, anche per rafforzare il consenso elettorale di alcuni politici locali.
Le indagini culminarono nel blitz del 14 febbraio 2024, quando vennero eseguite dalla Guardia di Finanza, una serie di misure interdittive.