Cerca di rapinare una donna, colpendola con schiaffi e pugni: condannato a 3 anni e 3 mesi

I fatti risalgono al 29 dicembre dello scorso anno. F.S., 35enne di Alezio, venne arrestato dagli agenti del Commissariato di Gallipoli e condotto ai domiciliari.

Arriva la condanna per il 35enne di Alezio accusato di aver cercato di rapinare una donna che passeggiava con una bimba in braccio, insieme ad una sua amica, per le strade di Gallipoli, minacciandola con una pipa in ottone e colpendola con schiaffi e pugni.

Il collegio della seconda sezione penale (Presidente Pietro Baffa) ha inflitto la pena di 3 anni e 3 mesi e 3mila euro di multa ad F.S., ritenuto parzialmente incapace d’intendere e di volere. I giudici hanno disposto il risarcimento del danno di 5.000 euro in favore della vittima dell’aggressione che si era costituita parte civile, attraverso l’avvocato Speranza Faenza. In precedenza, il pm Maria Vallefuoco ha invocato la condanna a 1 anno e 2 mesi.

F.S. rispondeva di tentata rapina aggravata e lesioni personali. È assistito dall’avvocato Fabrizio Ferilli che presenterà ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza.

I fatti risalgono al 29 dicembre dello scorso anno. F.S., volto già noto alle forze dell’ordine, si avvicinava ad una 50enne gallipolina che si trovava a passeggio per le vie della Città Bella, con fare minaccioso. La donna era in compagnia di un’amica e portava in braccio la figlia di quest’ultima. L’uomo iniziava ad aggredirla, colpendola al volto con schiaffi e pugni e minacciandola di consegnare la somma di 20 euro (il presunto debito maturato dal figlio della vittima, nei confronti dell’aggressore). Per incutere maggiore paura alla donna, brandiva anche una pipa in ottone.

La 50enne, in stato di shock, immediatamente chiamava gli agenti della “Squadra Volante” del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gallipoli, guidati dal vice questore Monica Sammati raccontando il grave episodio che l’aveva intimorita.

Grazie alla descrizione fornita dalla donna, gli agenti, nel giro di pochi muniti, riuscivano ad individuare e fermare l’autore del gesto, il quale confessava l’accaduto. L’uomo veniva arrestato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, come disposto dal pm Massimiliano Carducci.



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