Minacce e percosse alla compagna. 40enne condannato a 3 anni per maltrattamenti 

L’uomo avrebbe minacciato la compagna di sfregiarla e l’avrebbe picchiata ripetutamente, dopo che la donna aveva scoperto la sua dipendenza dalla cocaina.

Sentenza di condanna in primo grado per un 40enne accusato di aver picchiato e minacciato la compagna di sfregiarla, dopo che la donna aveva scoperto la sua dipendenza dalla cocaina, costringendola a chiudersi a chiave di notte con la figlia, per paura che l’uomo le facesse del male.

Al termine del processo, i giudici della prima sezione collegiale (presidente Fabrizio Malagnino) hanno inflitto la pena di 3 anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia aggravati all’imputato. Si tratta di un 40enne originario di un paese dell’hinterland di Otranto. Non solo, poiché è stata disposta nei suoi confronti, l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.

Una volta depositate le motivazioni della sentenza, l’imputato, difeso dall’avvocato Umberto Leo, potrà fare ricorso in Appello.

I fatti si sarebbero verificati fino al mese di luglio del 2021.

Le accuse

In base alla tesi accusatoria, rappresentata dal pm Rosaria Petrolo, il 40enne avrebbe percosso ripetutamente la compagna, anche in presenza della figlia della coppia. In più occasioni, l’uomo l’afferrava con violenza per il braccio e la spingeva con forza fino a farla cadere per terra. E poi, l’avrebbe costretta a non scappare via, dicendole, tra le altre cose: “da qui non te ne faccio andare, ti sfregio il viso, stai attenta”. Di fronte a tali minacce, la compagna decise di chiudersi a chiave nella stanza, assieme alla figlia, per paura di subire ulteriori violenze per mano dell’uomo.

Non solo, poiché, incurante della presenza in casa della minore, egli avrebbe portato e tenuto in casa la cocaina.

Dopo la denuncia della donna, presero il via le indagini e il 40enne venne anche raggiunto dal divieto di avvicinamento alla vittima di maltrattamenti.



In questo articolo: