Foto a “luci rosse” inviate al nuovo compagno della ex. Dopo l’arresto di un 43enne, nuovi accertamenti

Un 43enne di Nardò è stato arrestato nelle scorse ore per stalking, revenge porn, tentata violenza privata ed è finito ai domiciliari

È accusato di avere inviato alcune foto osé della sua ex compagna al nuovo fidanzato della donna per indurlo ad interrompere la relazione ed un 43enne di Nardò è stato arrestato nelle scorse ore per stalking, revenge porn, tentata violenza privata ed è finito ai domiciliari. Non solo, poiché il sostituto procuratore Simona Rizzo, titolare dell’inchiesta, ha disposto una doppia consulenza tecnica per accertare la dinamica dei fatti. Infatti, nelle scorse ore, dopo il sequestro del cellulare all’indagato, il pm ha conferito l’incarico all’ingegnere Tania De Benedittis. L’uomo, invece, assistito dall’avvocato Andrea Frassanito, ha nominato come consulente di parte, l’ingegnere Luigina Quarta.

Nella giornata di venerdì, su istanza della difesa dell’indagato, verrà conferito un ulteriore incarico per analizzare il telefonino della persona offesa, assistita (come il nuovo fidanzato) dall’avvocato Antonio Mauro Falangone. Questa richiesta si sarebbe resa necessaria, poiché le foto “incriminate” sarebbero da ritenersi pubbliche e inoltre risulterebbero visibili a tutti su alcuni siti e quindi di dominio pubblico (anche se pubblicate con un nickname).

I fatti si sarebbero verificati tra gennaio e febbraio scorsi. In base all’ipotesi accusatoria, l’uomo spinto da un’irrefrenabile gelosia, avrebbe anzitutto minacciato la sua ex, anche di morte, con messaggi sui social, per indurla ad interrompere la nuova relazione sentimentale. Non solo, poiché avrebbe cercato di controllare gli spostamenti e le frequentazioni della donna. E non riuscendo nell’intento, avrebbe iniziato a minacciare anche il nuovo compagno della sua ex, presentandosi sul luogo di lavoro con fare intimidatorio.

E poi, come detto, avrebbe mandato alcune foto a “luci rosse” della sua ex compagna al suo nuovo fidanzato per indurlo ad interrompere il rapporto sentimentale. E in modo da potere assoggettare la donna alla propria volontà di poter riallacciare la relazione.

Come detto, di fronte a tale ricatto di natura sessuale, la donna non ha perso tempo ed insieme al nuovo fidanzato si è rivolta alle forze dell’ordine.

Successivamente, il 43enne di Nardò è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare, a firma del gip Cinzia Vergine. Secondo il giudice, la misura cautelare sarebbe giustificata dalla: “pessima condotta dell’indagato il quale nonostante sia già imputato in un altro procedimento penale in danno della persona offesa non ha esitato a reiterare le sue condotte penalmente rilevanti, dimostrando così incapacità di autoregolarsi, inattitudine ad una civile collaborazione tipica pericolosità”.



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