Soprusi e umiliazioni verso la convivente ed il figlio di lei, 44enne condannato a 3 anni e 6 mesi

Rispondeva dei reati di stalking e maltrattamenti in famiglia. I fatti si sarebbero verificati tra luglio del 2022 e gennaio del 2024.

Si conclude con la condanna alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione, il processo a carico di un 44enne del Sud Salento, accusato di una serie di soprusi e umiliazioni verso la convivente ed il figlio di lei. Il verdetto è stato emesso, nei giorni scorsi, dai giudici della prima sezione collegiale (presidente Fabrizio Malagnino) che hanno disposto nei confronti dell’imputato, l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni

Rispondeva dei reati di stalking e maltrattamenti in famiglia.

I fatti si sarebbero verificati tra luglio del 2022 e gennaio del 2024.

Le indagini, coordinate dal pm Rosaria Petrolo, hanno preso il via dalla denuncia della donna.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, il 44enne pretendeva di imporsi in ogni decisione della compagna, anche in ambito lavorativo. Non solo, le impediva di muoversi liberamente quando lei usciva a fare la spesa o andava in visita dalla madre. E poi, controllava il telefono cellulare della donna. E come detto, i maltrattamenti erano estesi anche verso il figlio di lei che veniva offeso in più circostanze.

Il 44enne, in seguito, cominciò a perseguitare la ormai ex compagna, con pedinamenti, telefonate moleste, ed appostamenti che in alcune circostanze rendevano necessario l’intervento delle forze dell’ordine. E poi, sempre in base all’accusa, arrivava a danneggiare le autovetture in uso alla persona offesa (ed ai suoi conoscenti), tagliando gli pneumatici, spargendo dei chiodi a terra e mettendo dello zucchero nel serbatoio.  E ancora, il 44enne installava due Gps nella macchina della sua ex per seguirne gli spostamenti e pedinava il presunto nuovo compagno della donna.

L’uomo venne poi raggiunto da un divieto di avvicinamento alle persona offesa.

L’imputato, difeso dall’avvocato Ivana Quarta, potrà fare ricorso in Appello. Le motivazioni della sentenza di primo grado si conosceranno entro 30 giorni.