Anziano trovato morto in una cisterna. Il fratello comparirà dinanzi al gip

L’uomo, nella giornata di domani, potrà rispondere alle domande del giudice o avvalersi della facoltà di non rispondere

C’è attesa per l’interrogatorio del 70enne, sottoposto a fermo e finito in carcere, con l’accusa di avere ucciso il fratello dopo una lite.

Nella mattinata di domani, si terrà presso il carcere di Borgo San Nicola, dinanzi al gip Sergio Tosi, l’udienza di convalida del fermo di Nicola Scupola, 70 anni, finito in carcere come disposto dal pm Simona Rizzo, titolare dell’inchiesta. L’uomo, difeso dagli avvocati Cristiano Solinas e Sergio Annesi, potrà rispondere alle domande del giudice, ed eventualmente confermare quanto detto durante l’interrogatorio davanti al pm, o avvalersi della facoltà di non rispondere.

Risponde dell’accusa di omicidio aggravata dal rapporto di parentela con la vittima.

 Nicola Scupola, come detto, è stato ascoltato dal pubblico ministero di turno, Simona Rizzo ed avrebbe ammesso di aver colpito il fratello maggiore dopo la lite scoppiata per la gestione dei terreni di famiglia, ma solo per difendersi.

In seguito, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto con l’accusa di omicidio aggravata dal rapporto di parentela con la vittima e accompagnato in carcere dagli agenti del Commissariato di Polizia di Taurisano, diretti dal vicequestore Salvatore Federico.

Ora si attende l’udienza di convalida del fermo.

Sempre domani, prima dell’interrogatorio, il pm Simona Rizzo conferirà l’incarico per l’autopsia al medico legale Alberto Tortorella. E i legali dell’uomo sottoposto a fermo, potranno nominare un consulente di parte.

L’autopsia dovrebbe svolgersi subito dopo e servirà a ricostruire con esattezza le cause della morte. Il 78enne, come già emerso da un primo esame, presentava numerose ferite al volto e alla testa. Ed è stato gettato nella cisterna quando era già morto oppure è caduto, quando era ferito, ed è annegato? E ancora, si è trattato di un incidente, nel tentativo di scappare o di lavarsi il sangue dal viso o è stato spinto nella cisterna?

Una risposta a questi interrogativi dovrebbe arrivare dall’autopsia, i cui risultati completi però si conosceranno nei prossimi mesi.

 

I fatti risalgono alla giornata di sabato scorso, quando un cadavere è stato rinvenuto in una cisterna dai Vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase. Si trattava del corpo senza vita di Vincenzo Scupola, 78enne di Specchia.

In base a quanto sostenuto dal pm, nel decreto di fermo, l’anziano si trovava nel terreno di sua proprietà, in contrada Fontanelle a Specchia, non lontano dalla strada comunale San Demetrio, quando sarebbe giunto il fratello, con cui i rapporti erano tesi da tempo. Ci sarebbe stata una colluttazione, come raccontato ai carabinieri da un testimone che ha riferito di aver visto un anziano a terra, in una pozza di sangue e, non lontano, un’altra persona con un bastone tra le mani.

Successivamente, Nicola Scupola è stato ascoltato dal pm pubblico ministero di turno, Simona Rizzo. In seguito, è stato sottoposto a fermo e accompagnato in carcere.

Ora si attende l’udienza di convalida del fermo.



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