
Sono accusati di essersi appropriati di una cospicua somma di denaro, dopo aver venduto in nero i prodotti farmaceutici. Non solo, poiché come sostiene la Procura, avrebbero tenuto all’oscuro, una terza socia, versando sul conto corrente della società solo una parte dell’importo.
Nelle scorse ore, Fernando Casciaro, 64 anni di Casarano e Katia Manni, 43 anni di Racale, entrambi soci ed amministratori della società “Farmacia del Corso s.n.c.” con sede a Lizzanello, sono finiti sotto processo.
Il pm Luigi Mastroniani ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio e i due imputati dovranno presentarsi il 1 luglio prossimo, davanti al giudice monocratico Valeria Fedele per l’inizio del processo.
Fernando Casciaro è difeso dall’avvocato Alvaro Storella. Invece, Katia Manni è assistita dagli avvocati Claudio Miggiano e Alessandro Orlandini. I due imputati potranno dimostrare l’estraneità alle accuse nel corso del dibattimento. Rispondono del reato aggravato di appropriazione indebita.
Ricordiamo che si è arrivati al processo dopo l’imputatazione coatta disposta nel mese di novembre del 2020, dal gip Michele Toriello. Le indagini hanno preso il via dall’esposto-querela presentato nel mese di gennaio del 2019, dalla dr.ssa Anna Rizzello, in qualità di terza socia ed amministratrice della società, presso la Guardia di Finanza. E occorre ricordare, che la Rizzello è a sua volta finita sotto processo, dopo un altro esposto presentato da Casciaro e Manni. Per lei, il processo inizierà nel mese di ottobre.
Ritornando alla vicenda che vedrebbe coinvolti gli altri due soci, gli episodi contestati si sarebbero verificati a partire dal mese di settembre del 2017. Casciaro e Rizzello, ritiene il pm Mastroniani, si sarebbero appropriati della somma complessiva di 17.185,24 euro, derivanti dalla vendita in nero di prodotti farmaceutici. I due, inoltre, avrebbero versato sul conto corrente bancario della società, solo una parte di quel denaro, pari a 4.677,75 euro. E ancora, sostiene la Procura, si sarebbero appropriati di 2.997 prodotti farmaceutici, corrispondenti alla somma di 44,947,41 euro, fatturati in ingresso e venduti anche in questo caso in nero.