Abusi su ragazza disabile, dopo averla trascinata in campagna. Patrigno condannato a 4 anni 

Le indagini hanno preso il via, dopo la denuncia della madre della vittima, che avrebbe raccolto le confidenze della figlia affetta da un disagio psichico.

Avrebbe abusato di una 18enne disabile e per il patrigno arriva la condanna a 4 anni di reclusione.

La sentenza è stata emessa dal gup Edoardo D’Ambrosio, al termine del processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo). Il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci, nel corso della discussione, ha invocato la condanna a 5 anni di reclusione per il reato di violenza sessuale.

Il giudice ha anche disposto il risarcimento del danno in separata sede, in favore della parte civile assistita dall’avvocato Alessandro Stomeo.

L’imputato, un 40enne del Basso Salento, è difeso dagli avvocati Giuseppe Gatti e Antonio Corvaglia che proporranno ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza.

I legali hanno infatti invocato l’assoluzione, ritenendo inattendibili le dichiarazioni della vittima che si sarebbe a loro dire, contraddetta in diverse occasioni.

Nel mese di ottobre, il 40enne del Basso Salento venne arrestato dagli agenti del commissariato di Galatina e ristretto ai domiciliari, a seguito dellordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Giulia Proto. Successivamente, la misura venne sostituita con il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.

Le indagini

Le indagini hanno preso il via, nellagosto del 2019, dopo la denuncia della madre della vittima, che avrebbe raccolto le confidenze della figlia affetta da un disagio psichico.

Gli episodi, secondo laccusa, si sarebbero verificati in almeno tre occasioni. Il patrigno, dopo averla condotta in una località di campagna, l’avrebbe costretta per due volte, a subire palpeggiamenti ed atti sessuali, spingendola contro la propria macchina e tentando di abbassarle i pantaloni. E in un’altra circostanza, approfittando dell’assenza della madre dall’abitazione, l’avrebbe baciata ed abbracciata contro la sua volontà.

La vittima è stata ascoltata dal pm, alla presenza di una psicologa.

Invece, il patrigno è stato sentito dal gip, nel corso dellinterrogatorio di garanzia, respingendo gli addebiti. Luomo ha sostenuto di non aver mai molestato la figliastra, nè di essersi appartato con lei.

Inoltre, ha riferito sui rapporti conflittuali e una serie di dissidi con la moglie, spesso di natura economica. Tanto che, nel mese di agosto del 2019 (quando è stata presentata la denuncia) ha avuto un violento litigio con lei e si è dovuto allontanare da casa.