Colpi di fucile ad aria compressa contro una vigilessa in Via Pitagora, si indaga

L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri in Via Pitagora, fortunatamente l’agente non ha subito ferite. Indagano i Carabinieri

Era impegnata in un normale servizio di controllo, quando è stata raggiuta da alcuni pallini sparati da un fucile ad aria compressa.

Si è sfiorata la tragedia nel tardo pomeriggio di ieri in Via Pitagora a Lecce, vittima del gesto un’agente della Polizia Locale.

La donna, ripetiamo, si trovava insieme ai colleghi impegnata in un posto di blocco, quando, molto probabilmente dalla finestra di un’abitazione nelle vicinanze, sono stati sparati alcuni pallini da un’arma ad aria compressa, che l’hanno colpita alla clavicola.

Immediatamente è stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno appurato le buone condizioni dell’agente che ha rimediato un forte dolore e un grandissimo spavento ma, fortunatamente, nessuna grave conseguenza.

Sul luogo anche i Carabinieri della Compagnia di Lecce che hanno avviato le indagini e compiuto tutti i rilievi del caso per dare un nome e un volto all’autore del gesto.

“Rivolgo un pensiero di vicinanza – a nome di tutta la comunità leccese – alle agenti della Polizia Locale rimaste vittime questo pomeriggio di un’azione criminale che solo per un caso non ha prodotto danni seri. Non ho parole per commentare chi imbraccia un fucile per sparare dalla propria abitazione per colpire due vigili impegnate nel compiere il proprio dovere per strada.

Al sollievo per il pericolo scampato si accompagna la preoccupazione per quanto accaduto. Mi auguro che le indagini degli inquirenti possano presto individuare il responsabile”, ha dichiarato con un post sul proprio profilo facebook il Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini.

“Sparare contro chi svolge il proprio lavoro per servire lo stato e la collettività è quanto di più aberrante possa accadere. Non sarà questo gesto a intimidire chi si impegna a far rispettare la legge. Mi auguro che le indagini degli inquirenti possano presto individuare il responsabile e possano essere applicata una pena esemplare”, ha invece affermato la Consigliera di Parità della Provincia Filomena D’Antini.



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