Rimane aperta, quanto meno sul piano giudiziario, la dibattuta vicenda dell'aggressione al ragazzino di Campi, portatore di disabilità psichica. Il giudice Vincenzo Brancato ha rigettato il patteggiamento a 2 anni e 6 mesi per ciascuno degli indagati, con la sospensione condizionale della pena, perché entrambi infraventunenni (di età compresa tra i 18 ed i 21 anni).
Il patteggiamento era stata "concordato" tra gli avvocati Massimo Bellini e Giovanni Gabellone, difensori rispettivamente di Riccardo Cassone ed Edoardo Tauro, ed il pubblico ministero Angela Rotondano che aveva dato il proprio "benestare", poiché entrambi infraventunenni e senza precedenti penali. Inoltre, durante l'interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Carlo Cazzella, sarebbe emersa un'ampia collaborazione da parte dei due ragazzi. Sia Cassone che Tauro hanno ammesso di avere partecipato alla vile aggressione ai danni del giovane portatore di handicap psichico, rispondendo a tutte le domande del giudice, ma nello stesso tempo, mostrando pentimento e vergogna.
Ricordiamo che il grave episodio di violenza, avvenne nel novembre del 2014 e fu filmato con un telefonino. Entrambi erano finiti agli arresti domiciliari con accuse pesantissime: sequestro di persona, violenza privata e persecuzione di un minorenne affetto da un handicap mentale. Il video divenuto virale su WhatsApp tra i giovani di Campi Salentina, venne registrato con il cellulare da un altro ragazzo. Nel filmato, infatti, si vede chiaramente come quattro ragazzi Cassone, Tauro, A.G.( un minorenne già identificato e denunciato a piede libero) abbiano legato il ragazzino disabile con catena e lucchetto. Una persecuzione durata oltre un’ora, durante la quale i tre bulli gli avrebbero persino urinato sulle gambe e una volta liberatolo, gli avrebbero intimato di non parlarne con nessuno.
I tre "bulli" sono stati " traditi" proprio da quel video. Il filmato, infatti, è arrivato tra le mani di una compagna di classe del 13enne, la quale ha provveduto ad informare la madre del ragazzino. Ella assistita dall’avvocato Cosimo Casaluci ha deciso così di denunciare l’episodio di bullismo subito dal figlio.
Ricordiamo che sia Cassone che Tauro sono sempre agli arresti domiciliari poiché il Tribunale del Riesame ha rigettato il mese scorso, la richiesta di scarcerazione per Riccardo Cassone. Inoltre, un passaggio delle "motivazioni" depositate nei mesi scorsi dal Presidente Stefano Marzo ha scatenato un bailamme politico-mediatico. In particolare, il giudice ha fornito una ricostruzione del contesto sociale e territoriale, in cui si sono svolti i fatti, propedeutica ad una maggiore comprensione della dinamica dei fatti, definendo il paese di Campi Salentina " ad alta densità mafiosa". Questa frase non è stata gradita dal Sindaco del Comune del Nord Salento, Egidio Zacheo, il quale ha anche " minacciato" inizialmente di denunciare il giudice.
