Aggredisce con violenza un anziano paziente, il medico di base si scusa: “Ero sotto pressione, ma ho sbagliato”

Vincenzo Refolo, il medico di base che ha preso a calci un anziano paziente, ha risposto alle domande del Gip nell’interrogatorio di garanzia

È stato ascoltato dal giudice il medico di base arrestato e finito ai domiciliari per aver preso a calci un 86enne. L’interrogatorio di garanzia di Vincenzo Refolo, durato circa un’ora e mezzo, si è svolto al quarto piano del palazzo di giustizia di viale De Pietro, con tutte le ‘cautele’ imposte dall’emergenza. Il medico, assistito dall’avvocato Gabriele Valentini, ha risposto alle domande del gip Giulia Proto, fornendo la propria versione dei fatti.

Refolo ha chiesto scusa per l’aggressione, avvenuta all’esterno dello studio. Un pentimento rivolto al signor Bellotoma, all’Asl ed all’intera comunità. Il medico ha ammesso di aver perso la testa per alcuni secondi, a causa della tensione accumulata in quei giorni. Anche per lui si è trattato di un periodo difficile in cui ha dovuto fronteggiare l’emergenza da covid-19 ed ha dovuto dirimere alcune questioni con la stessa Asl, riguardanti i pazienti mutuati.

Ha precisato come il video, ben presto divenuto virale, fornirebbe una ricostruzione parziale di quanto successo. Inoltre, sarebbe stato precedentemente insultato ed aggredito dall’86enne, all’interno del proprio ambulatorio. L’anziano paziente avrebbe lanciato una sedia e avrebbe tentato di colpirlo con una stampella, alla presenza della propria segretaria, per non avere ancora ottenuto una visita, presso il Poliambulatorio di Martano, prescrittale giorni prima.

Successivamente, mentre lo stava accompagnando verso l’esterno, Refolo sarebbe stato colpito da Bellotoma con una cartelletta. E solo a quel punto, ci sarebbe stata la sua scomposta reazione.

Il gip Proto, nell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, parla di “violenza spropositata a fronte della semplice e banale insistenza di un paziente anziano che voleva solo una soluzione o un suggerimento”. Il provvedimento del giudice è maturato sulla scorta di quanto contenuto nella denuncia della vittima e di tre testimonianze raccolte dagli inquirenti.

L’indagato risponde del reato di lesioni personali aggravate dalla sua qualifica di pubblico ufficiale e dai motivi futili e abietti.

Nelle prossime ore, l’avvocato Gabriele Valentini presenterà ricorso dinanzi al Tribunale del Riesame.



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