Ancora violenza nel carcere di Lecce, aggredito in infermeria viene ridotto in fin di vita. Le proteste di Osapp

Sull’ultimo episodio avvenuto presso la casa circondariale di “Borgo San Nicola”, interviene il Segretario Generale Aggiunto del sindacato di Polizia Penitenziaria, Pasquale Montesano.

“In assenza di interventi  e silenzi dell’Amministrazione Penitenziaria, negli istituti pugliesi si vive una condizione di criticità e solo grazie al sacrificio degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria  si  evitano  quotidianamente maggiori e più gravi conseguenze”, con queste parole il Segretario Generale Aggiunto dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Pasquale Montesano, commenta l’ultimo episodio avvenuto presso la casa circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce, dove, due giorni fa, un detenuto, nel reparto di infermeria e stato aggredito da altri reclusi affetti da problemi psichici, che lo hanno ridotto in fin di vita. Solo l’intervento dell’unita di Polizia Penitenziaria ha evitato maggiori e più estreme conseguenze.

“Proseguendo con questa situazione – continua Montesano –  si vanifica lo sforzo abnorme che gli agenti mettono in campo ogni giorno per garantire ordine e sicurezza negli istituti e la garanzia che la pena sia conforme all’articolo 27 della Costituzione”.

La situazione, però, non è al limite del collasso solo a Lecce, ma anche negli altri istituti di pena della regione Puglia, basti ricordare l’episodio verificatosi a Bari, dove, Marco Barba, ha tentato di evadere da una finestra del Policlinico di bari, dove era ricoverato e piantonato.

“Se tali condizioni sono caratteristica del sistema penitenziario nazionale, il disagio e la sostanziale sofferenza del personale in ogni attribuzione costituiscono la principale falla nella gestione delle carceri italiane. Per tali motivazioni, in ragione anche della insufficiente assunzione di correttivi e di debite determinazioni rispetto alle criticità esistenti, al fine di addivenire a opportune soluzioni in ausilio degli addetti del Corpo, quali una congrua integrazione delle attuali e del tutto insufficienti dotazioni organiche, in assenza degli stanziamenti e dei correttivi in questione non mancheremo di confermare iniziative di pubblica protesta e la rigida applicazione delle leggi all’interno degli istituti”. Prosegue il segretario.

“A questo punto – conclude Montesano – non possiamo non evidenziare  ancora una volta l’esiguità degli organici, quindi è necessario  che il Ministro della Giustizia e l’attuale Governo siano in grado di invertire la rotta al sistema assumendo provvedimenti tangibili ed efficaci per la regione Puglia e garantire un immediato adeguamento di organici strumenti e mezzi.



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