Agguato in Piazzale Pesaro, ascoltata la vittima: “Non ho visto chi ha sparato e non ho mai ricevuto minacce”

In base alle prime risultanze investigative, sarebbero stati esplosi sei colpi con armi diverse, presumibilmente con l’intento di uccidere, all’indirizzo di Massimo Cazzella, 48enne leccese.

Il 48enne leccese, Massimo Cazzella, vittima di un agguato in Piazzale Pesaro a Lecce nella giornata di giovedì, è stato sentito dagli inquirenti, ma non ha saputo fornire particolari dettaglio sull’agguato. “Non so chi abbia sparato e non ho mai ricevuto minacce”, ha dichiarato agli investigatori. L’uomo ha comunque riferito di essere stato affiancato da un’auto scura.

Intanto, continuano le indagini a tutto campo, per fare chiarezza sull’agguato nella zona 167 di Lecce.

In base alle prime risultanze investigative, sarebbero stati esplosi sei colpi con armi diverse, presumibilmente con l’intento di uccidere, all’indirizzo di Massimo Cazzella, 48enne leccese.

Fortunatamente, un proiettile ha colpito lo sportello posteriore sinistro, l’altro ha mandato in frantumi il vetro del finestrino, raggiungendo la vittima alle gambe e a una mano. Non in maniera grave, tanto che il 48enne, ex agente di commercio, già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti penali per truffa e spaccio di cocaina è stato già dimesso dall’ospedale.

Gli agenti della Sezione Volanti della Questura sono comunque sempre al lavoro e si cercano elementi utili alle indagini dalle videocamere degli esercizi commerciali della zona.

In particolare, bisognerà ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto e individuare un possibile movente, nella speranza di poter risalire ai responsabili.

Il fatto

Mancava qualche minuto alle 19.00, quando Massimo Cazzella, 48enne di Lecce, è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola mentre si trovava al volante della sua auto, una Mercedes Classe C di colore bianco.

A fare da sfondo all’agguato è stata piazzale Pesaro, nel quartiere Stadio.

L’uomo era cosciente quando è stato soccorso da un’ambulanza del 118, chiamata da alcuni passanti. I sanitari lo hanno poi accompagnato a sirene spiegate presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove è arrivato in «codice rosso».