Agguato a tifosi del Pescara. Procura chiede la verifica delle impronte digitali per i 17 indagati

Il pm ha fatto richiesta d’incidente probatorio per far luce sugli scontri tra gli ultras del Lecce e quelli del Pescara, dopo i disordini del 31 marzo dell’anno scorso.

Procura Generale Lecce

Potrebbe essere l’incidente probatorio a far luce sul presunto agguato ai tifosi del Pescara, del 31 marzo dell’anno scorso. Nella richiesta del pm Alessandro Prontera compaiono 17 nominativi di ultras giallorossi. Si tratta di: F. C., 27 anni, di Lecce; A.C. Cappilli, 26 anni, di Lecce; R.C. Cotantini, 35 anni, di Martano; A. C., 39 anni, di Lecce; J. D., 28 anni, di San Cesario; F. D., 28 anni, di Cursi; G. D. M., 25 anni, di Lecce; S. F., 27 anni, di Melendugno; E. G., 46 anni, di Melendugno; D. G., 39 anni, di Lecce; N. G., 21 anni, di Lecce; F. M., 34 anni, di Lecce; M. Q., 41 anni, di Lecce; F. R., 40 anni, di Lecce; G. R., 25 anni, di Lecce; A. V., 29 anni, di Racale; e G. V., 43 anni, di Surbo.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Francesco Calabro, Giuseppe Milli, Benedetto Scippa, Giuseppe De Luca, Carlo Viva, Antonio Savoia, Giacinto Epfani, Pietro Ripa.

L’incidente probatorio, è stato richiesto dalla Procura per stabilire se le impronte digitali rinvenute sulle mazze e le spranghe dei tifosi leccesi, corrispondano a quelle dei 17 indagati. Nello specifico vengono chiesti accertamenti tecnici per l’individuazione di profili genetici sui reperti sequestrati. Non solo, si chiede anche la comparazione degli stessi con i profili genetici estratti dai campioni biologici prelevati agli indagati.

I fatti risalgono al 31 marzo del 2019. Lungo la superstrada Brindisi-Lecce, allo svincolo Torchiarolo-San Pietro Vernotico, secondo l’accusa e in base alle indagini condotte dalla Digos, un nutrito gruppo di tifosi, sbucando all’improvviso da alcune siepi, avrebbe assaltato il pullman e le vetture con i supporter pescaresi. Quest’ultimi si stavano dirigendo allo stadio Via del Mare per assistere alla partita Lecce-Pescara.
L’agguato finito al centro degli indagini, potrebbe essere stato il frutto di una vendetta, per gli scontri avvenuti nella partita di andata a Pescara.



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