La Cassazione annulla senza rinvio, “perché il fatto non costituisce reato”, la condanna nei confronti dell’ex presidente dell’Ordine dei medici di Lecce, Luigi Pepe, accusato di diffamazione verso l’allora direttore generale dell’Asl, Valdo Mellone.
La quinta sezione della Corte di Cassazione, nelle scorse ore, ha accolto l’istanza dell’avvocato Luigi Covella, difensore di Pepe.
In primo grado, il giudice monocratico Marcello Rizzo aveva condannato Luigi Pepe, 76enne di Surano, al pagamento di una multa di 1.000 euro, disponendo la sospensione della pena e la non menzione della condanna. Non solo, poiché l’imputato era stato condannato anche al risarcimento del danno di 20mila euro in favore di Valdo Mellone, 73enne di Taranto. L’allora Direttore Generale dell’Asl si era costituito parte civile con l’avvocato Viviana Labbruzzo. La sentenza era stata poi confermata in Appello.
Le indagini furono avviate dalla denuncia di Valdo Mellone. Erano due le conferenze stampa, durante le quali Pepe avrebbe diffamato Mellone. Le dichiarazioni “incriminate”, infatti, ruotavano intorno al centro Imid di Campi Salentina, diretto all’epoca dei fatti da Mauro Minelli.
Pepe venne condannato solo in merito ad una dichiarazione ritenuta diffamatoria verso Mellone. Come detto, tale accusa è caduta dopo il pronunciamento della Cassazione.