Dopo l’operazione al cuore viene dimesso e muore in casa, archiviazione per tre medici e un’infermiera

Il gip ha emesso il decreto di archiviazione nelle scorse ore, accogliendo la richiesta della Procura.  Il 60enne leccese era deceduto in casa il 15 febbraio del 2019.

Arriva l’archiviazione per tre medici ed un’infermiera dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, indagati per la morte di un 60enne leccese. Il gip ha emesso il decreto nelle scorse ore, accogliendo la richiesta di archiviazione della Procura.

In precedenza, il pm Stefania Mininni aveva iscritto nel registro degli indagati i nominativi dei tre medici e dell’infermiera che avevano avuto in cura il paziente. Un atto dovuto, in vista dell’eventuale esame autoptico, eseguito dal medico legale Roberto Vaglio.

Al termine della consulenza, il dr. Vaglio evidenziava che “nessuna censura è rilevabile in capo al personale sanitario che ha avuto in cura il paziente.”

Gli indagati erano assistiti dagli avvocati Andrea Quacquarelli e Francesco Calabro che hanno dimostrato attraverso una consulenza di parte, l’estraneità del personale medico all’accusa di responsabilità medica in ambito sanitario.

Le indagini hanno preso il via dopo la denuncia dei familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Francesco Vergine.

L’uomo è deceduto in casa il 15 febbraio del 2019, nonostante i tempestivi soccorsi del 118, allertati dal figlio. Alla fine di gennaio, il 60enne si era recato presso il pronto soccorso del “Vito Fazzi” di Lecce per delle fitte al petto. Venne disposto il ricovero e i giorni successivi fu sottoposto ad un intervento per limpianto di tre bypass al cuore. L’operazione sarebbe andata a buon fine, ma dopo che il 60enne è tornato a casa, qualcosa evidentemente è andata storta. I primi giorni di febbraio si è recato nuovamente presso il pronto soccorso per una condizione di malessere. E poi, una volta dimesso dall’Ospedale ha accusato un nuovo malore, rivelatosi fatale.



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