Hanno prima minacciato un disoccupato per farsi dare soldi, poi, non contenti anche i suoi genitori, ma l’arrivo dei Carabinieri ha fatto sì che per entrambi si aprissero le porte del carcere.
I militari della Stazione di Alessano, insieme ai colleghi di quella di Corsano hanno tratto in arresto due fratelli, Antonio Lanni, 27enne e Luca Lanni, 24enne, che adesso dovranno difendersi dalle accuse di tentata estorsione; resistenza a Pubblico Ufficiale; violenza o minaccia Pubblico Ufficiale; minaccia aggravata in concorso e danneggiamento aggravato di autovettura in concorso.
Nello specifico, il 27enne ha tentato di estorcere un’ingente somma di denaro a un 31enne residente ad Alessano, disoccupato, ingaggiando con lui una breve colluttazione.
La vittima, minacciata anche di morte è riuscita a scappare, ma Antonio Lanni, insieme al fratello Luca, sopraggiunto nel frattempo, successivamente, si è racato presso l’abitazione del 31enne e lì hanno intimidito, mediante l’utilizzo di una bottiglia rotta, i genitori e danneggiato l’autovettura in uso alla famiglia, per poi allontanarsi prima dell’arrivo dei Carabinieri.
Gli uomini della “Benemerita”, allertati nel frattempo, hanno raggiunto tempestivamente la residenza dei fratelli e dopo aver forzato la porta di ingresso, hanno svolto una perquisizione personale e domiciliare dei due che hanno opposto resistenza, minacciato di morte i militari per essere poi bloccati.
Condotti in caserma i Lanni, al termine delle formalità di rito, sono stati tratti in arresto e tradotti presso la casa circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce.
In queste ore, si è svolta l’udienza di convalida dinanzi al gip Cinzia Vergine. Il giudice, al termine dell’interrogatorio “da remoto” dei due arrestati, ha convalidato l’arresto ma anche accolto l’istanza della difesa, concedendo i domiciliari ai fratelli Lanni. Sono entrambi assitititi dall’avvocato Paolo Pepe.