
Attività preventiva e repressiva finalizzata al contrasto delle cosiddette “piazze di spaccio”, servizi di controllo di persone sottoposte a misure restrittive presso il proprio domicilio, quali possono essere la detenzione domiciliare o gli arresti domiciliari, oltre la lotta ai reati predatori.
Sono servizi che quotidianamente sono svolti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce ed è proprio in tale ambito che rientra l’operazione portata a termine dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce che ieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di madre e figlio, presunti responsabili di attività di spaccio nel quartiere “Giravolte” del centro storico leccese.
Si tratta di una donna 62enne e del figlio 20enne, già sottoposti agli arresti domiciliari dopo essere stati arrestati, in flagranza di reato, per presunto spaccio di sostanze stupefacenti, lo scorso 20 dicembre. In quella circostanza, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, sono stati trovati in possesso di un congruo quantitativo di sostanze stupefacenti, un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento e denaro contante probabile provento dell’attività di spaccio. A seguito di tale episodio, madre e figlio sono stati, quindi, sottoposti alla misura cautelare dei domiciliari. Tuttavia, le indagini proseguite da parte dei militari dell’Arma, hanno rivelato che, nonostante la misura restrittiva, i due continuavano a gestire l’attività, sebbene sottoposti al vincolo presso la propria abitazione. L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, ha permesso di raccogliere elementi determinanti grazie anche all’attività info-investigativa condotta dai militari e caratterizzata, tra l’altro, da osservazioni e pedinamenti di persone, note quali probabili assuntori, nonché da sviluppi investigativi in seguito alle tante segnalazioni da parte di numerosi cittadini. I servizi posti in essere dai militari che hanno monitorato l’abitazione degli arrestati adibita a vero e proprio “minimarket” della droga, ha permesso di individuare, bloccare e controllare i vari acquirenti che quotidianamente, in particolare nei fine settimana e in orario notturno, dopo essersi appena riforniti dai dai due, venivano trovati in possesso di droga di svariate tipologie quali hashish, marjuana e cocaina.
I riscontri investigativi hanno portato il Tribunale di Lecce – Sezione del Giudice per le indagini preliminari – presso cui i militari dell’Arma hanno avanzato richiesta, a decidere per l’aggravamento della misura, disponendo la revoca domiciliari e la contestuale detenzione in carcere per entrambi.
Conclusi gli adempimenti previsti, i due sono stati arrestati e condotti presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola di Lecce.