Aggredisce un giovane, scappa via e si nasconde in casa dello zio. Arrestato 20enne di Nardò

Il giovane è stato rintracciato dagli agenti del Commissariato Neretino, che hanno scoperto in un locale del suo domicilio numerose armi.

Il giovane è stato rintracciato dagli agenti del Commissariato Neretino, che hanno scoperto in un locale del suo domicilio numerose armi.

Il tutto ha avuto inizio nella serata dell’1 ottobre scorso, quando, intorno alle ore 22:00, nella centrale Piazzetta Sant’Antonio a Nardò, è si è svolta una violenta aggressione con l’utilizzo di arma da fuoco (di libera vendita) ai danni di un giovane, scaturita per futili motivi.

Nelle ore successive, gli agenti del Commissariato neretino, hanno dapprima identificato l’aggressore, S.J. 20enne del posto e, successivamente, hanno perquisito un locale presso il domicilio, alla presenza del padre, in quanto si era reso irreperibile.

Nel corso della verifica è stato rinvenuto diverso materiale, tra cui un machete, due coltelli a scatto e un manganello in ferro telescopico, il tutto sottoposto a sequestro. L’attività di rintraccio dell’aggressore, finalizzata al rinvenimento dell’arma utilizzata durante l’aggressione, è proseguita incessantemente. Tale pressione, esercitata con controlli e perquisizioni a tappeto, hanno permesso ai poliziotti dopo soli tre giorni di scoprire il luogo dove si era nascosto.

Pertanto nelle prime ore del pomeriggio di ieri, gli uomini della Sezione Investigativa del Commissariato, insieme ai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, si sono recati presso l’abitazione di un parente, nello specifico lo zio, luogo dove lo stesso aveva trovato rifugio.

Consapevole di non avere alcuna via di scampo, ad aprire la porta dell’appartamento è stato proprio il 21enne. Alla presenza del legale, avvisato dallo stesso, è stata eseguita un’ulteriore perquisizione personale e locale e, all’interno della tasca destra dei pantaloni, è stata trovata una cartuccia da guerra per fucile semiautomatico cal. 5,56 Nato, un proiettile per pistola semi-automatica, un coltello multiuso, un accendino in metallo colore argento con annessa lama a scatto e 0,58 gr. di hashish, naturalmente sequestrati.

Al fine di avere certezza sul tipo di munizionamento rinvenuto nella tasca, previa autorizzazione del Pubblico Ministero di turno, è stato nominato un ausiliario di Polizia Giudiziaria, che ha classificato le due cartucce come munizionamento Nato da guerra e pertanto si è proceduto con l’arresto. Al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.



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