“Dammi 150 euro o distruggo il cellulare”, 21enne di Caserta in carcere per tentata estorsione

Il giovane è stato arrestato dagli agenti di Polizia di Stato. Al momento del fermo ha anche opposto resistenza ferendo un poliziotto.

Nella serata di ieri gli investigatori del Commissariato di Polizia di Stato di Gallipoli, diretti dal Vicequestore Monica Sammati, insieme ai colleghi della Squadra Mobile di Lecce, agli ordini del Vicequestore Alessandro Albini e agli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, hanno tratto in arresto Antonio Nunziante, un 21enne casertano per il reato di tentata estorsione, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.

Nel corso di un servizio di controllo del territorio, voluto dal Questore di Lecce, Adrea Valentino, nel fine settimana di Ferragosto, con particolare attenzione alla zona di Baia Verde, al fine di contrastare lo spaccio di droga e ogni altro episodio di legalità diffusa, gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine, mentre transitavano presso la località gallipolina, sono stati fermati da un giovane che ha raccontato di essere stato vittima di un’estorsione.

Calmati un po’ gli animi, attraverso gli elementi forniti dal ragazzo, i poliziotti sono risaliti ai fatti: il derubato, dopo essersi reso conto di aver subito il furto del cellulare, ha iniziato insistentemente, attraverso il telefonino di un amico, a far squillare il proprio cellulare, allo scopo di rintracciarlo.

Dopo circa 20 chiamate senza risposta, dall’altro capo del telefono ha risposto una persona che, dichiarandosi in possesso dell’apparecchio, ha chiesto la somma di 150 euro per la restituzione, minacciando, in caso contrario di distruggerlo.

A quel punto, gli agenti hanno organizzato un servizio mirato a incastrare l’autore dell’estorsione, con l’intervento degli investigatori del Commissariato di Gallipoli e della Squadra Mobile di Lecce, tutti in servizio in abiti civili e camuffati tra i giovani di Baia Verde.

Facendo credere di sottostare al ricatto, la vittima ha dato un punto di incontro all’estorsore, solo che ad attenderlo c’erano gli investigatori che, una volta individuatolo con certezza, visto che si era fatto riconoscere tra la folla alzando la mano come segno di riconoscimento, lo hanno subito bloccato e condotto in Commissariato.

Il giovane, colto di sorpresa, ha anche opposto resistenza, tanto da ferire un poliziotto ma, alla fine, è stato arrestato.

Al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di “Borgo San Nicola” a Lecce.