Molestie in spiaggia ai danni di giovani donne, arrestato 51enne di Bagnolo

L’indagine ha preso il via nel luglio scorso, altri episodi sono stati segnalati ad aprile e maggio di quest’anno. L’arresto al termine delle indagini dei Carabinieri

È un volto noto alle forze dell’ordine, quello dell’uomo di 51 anni che ieri pomeriggio è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Lecce. A eseguire il provvedimento sono stati i Carabinieri della Stazione di Otranto, dopo mesi di segnalazioni, indagini e accertamenti.

Tutto ha preso il via la scorsa estate. Luglio 2024, località Alimini, in una giornata che si è trasformata in allarme quando una ragazza, minorenne, ha denunciato di essere stata molestata in acqua da un uomo, un 51 anni, residente a Bagnolo del Salento, già noto per episodi legati a violenze di genere, bloccato sul posto da alcuni bagnanti e identificato e denunciato dagli uomini dell’Arma per violenza sessuale.

I riflettori si sono riaccesi su di lui anche nell’aprile del 2025, quando sui social – in particolare su una pagina locale – sono comparse nuove segnalazioni. Donne, infatti, parlavano di una persona che, nella zona della spiaggia di Otranto, avrebbe avvicinato e infastidito alcune ragazze con atteggiamenti molesti. I militari, quindi, hanno avviato immediatamente servizi di osservazione e anche stavolta, l’uomo è stato trovato lì, a torso nudo, in violazione della misura dell’obbligo di dimora cui era già sottoposto.

Infine, il 27 maggio scorso, è arrivata una terza denuncia, questa volta dal nord Italia. I Carabinieri di Gravedona, in provincia di Como, hanno informato l’Autorità Giudiziaria di Lecce di una nuova e grave accusa: violenza sessuale aggravata ai danni di una giovane classe 2004.

Tre episodi. Tre contesti diversi. Ma un solo nome ricorrente. Pertanto, la Procura della Repubblica che ha diretto e coordinato l’attivata investigativa dei Carabinieri ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale del capoluogo una nuova ordinanza cautelare, sostituendo l’obbligo di dimora con gli arresti domiciliari che l’uomo sconterà presso la propria abitazione.

Le indagini continuano. I Carabinieri della Stazione di Otranto proseguono nel lavoro di raccolta di elementi, mentre l’Autorità Giudiziaria valuterà l’evolversi della posizione.

Naturalmente, il procedimento si trova nella fase preliminare e che l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti



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