Abusa dei ragazzini in un casolare, in manette 69enne di Taviano

L’arresto a seguito delle indagini da parte dei militari dell’Arma coordinati dalla Procura della Repubblica. Acclarata anche la cessione di materiale pedopornografico.

Li avrebbe condotti presso un casolare e al suo interno avrebbe compiuto nei loro confronti atti sessuali. Non solo, perché, nel corso delle indagini è stato scoperto anche materiale pedopornografico.

Nel corso della mattinata di oggi i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Lecce, hanno concluso, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lecce, una delicata attività d’indagine che ha portato all’emanazione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, nei confronti di un uomo di 69 anni residente a Taviano.

L’attività investigativa ha avuto origine quando il genitore di una delle vittime ha denunciato, presso la Stazione di Taviano, di aver appreso che il figlio minorenne, insieme ad altri coetanei, aveva avuto inquietanti frequentazioni con un anziano del luogo, il quale era solito intrattenersi con ragazzi presso un casolare nella sua disponibilità.

Proprio nell’immobile, il genitore aveva visto l’uomo arrestato questa mattina compiere atti sessualmente espliciti. Vistosi scoperto, l’anziano ha cercato invano di giustificarsi riducendo l’atto a una mera dimostrazione al minore su come approcciarsi al genere femminile.

L’attività d’indagine, conseguente a questo episodio, coordinata dal Sostituto Procuratore, Stefania Mininni, ha consentito di accertare, nonostante l’iniziale reticenza di alcuni minorenni (alcuni dei quali infraquattordicenni), che gli atti sessuali, anche molto invasivi e ai danni di diversi ragazzi minori, erano avvenuti in diverse occasioni a partire dal mese di gennaio 2018 fino al mese di aprile 2019, con il coinvolgimento anche di altri giovanissimi.

L’indagine ha anche acclarato la cessione di materiale pedopornografico.

Diversi sono stati gli elementi di riscontro a supporto delle dichiarazioni rese dalle giovani vittime. Sono in corso ulteriori approfonditi al fine di stabilire se nella “rete” dell’arrestato in passato siano finite altre vittime, anche in relazione ad altri reati.

Il 69enne, è stato tradotto presso la casa circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce. Al momento risponde delle accuse di violenza sessuale continuata e ripetuta ai danni di minorenni e di realizzazione continuata di materiale pedopornografico.