Presunto sistema di appalti pilotati, ex Sindaco di Ruffano ottiene i domiciliari

Il gip ha accolto la richiesta di sostituzione della misura cautelare in carcere, disponendo i domiciliari. Ricordiamo che lunedì mattina sono arrivate le dimissioni di Antonio Cavallo, dalla carica di sindaco di Ruffano.

Ottiene i domiciliari con braccialetto elettronico e potrà lasciare il carcere per tornare a casa, dopo le dimissioni dalla carica di sindaco, l’ex “primo cittadino” di Ruffano, Antonio Cavallo. Il giudice ha accolto la richiesta di sostituzione della misura cautelare in carcere, per la quale il pm Maria Vallefuoco aveva espresso parere favorevole. Il provvedimento del gip Stefano Sala, al momento è “congelato”, perché non ci sono braccialetti elettronici a disposizione.

Nelle scorse ore, gli avvocati Luigi Corvaglia Giancarlo Sparascio, avevano depositato la richiesta di revoca o attenuazione della misura cautelare, poiché sarebbero venuti meno il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, in considerazione delle sue dimissioni dalla carica di sindaco.

Secondo il gip, però, sussiste il rischio di reiterazione del reato e dunque non può essere revocata la misura cautelare, ma solo attenuata, con i domicliari.

Intanto, è stata già fissata l’udienza davanti al Tribunale del Riesame per il prossimo 25 marzo. La difesa potrà chiedere la  revoca della misura cautelare per Cavallo.

Anche per il sindaco di maglie Ernesto Toma e per quello di Sanarica, Salvatore Sales, (entrambi ai domiciliari) la difesa ha fatto ricorso al Riesame, per chiedere la revoca o l’attenuazione della misura.

Intanto, va detto, che dopo le dimissioni del sindaco del sindaco di Ruffano, Antonio Cavallo e del consiglio comunale è arrivato il commissario prefettizio. In queste ore, a seguito della sospensione degli organi elettivi dell’Ente, è stato nominato come commissario per la gestione provvisoria, il viceprefetto Claudio Sergi.

Va detto che il 13 marzo scorso, c’è stato l’arresto in carcere per il sindaco Antonio Cavallo, nell’ ambito dell’inchiesta su un presunto giro di appalti pilotati, in cambio di varie utilità.

Ricordiamo che dopo la richiesta di arresto del pm e gli interrogatori preventivi, nell’ ambito dell’inchiesta su un presunto giro di appalti pilotati, in cambio di varie utilità come addobbi floreali, lavori di ristrutturazione, casse di prosecco e voti, sono arrivati i provvedimenti del giudice che ha disposto l’arresto per sindaci, assessori, funzionari e per un imprenditore.

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 10 persone, dei quali 3 agli arresti in carcere e 7 agli arresti domiciliari. Sono state inoltre emesse misure interdittive del divieto di contrattare con Pubblica Amministrazione nei confronti di ulteriori 6 indagati.