Presunto assenteismo nel Distretto Socio Sanitario di Gagliano del Capo. Molti imputati chiedono la messa alla prova

Rispondono a vario titolo e in diversa misura di truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale e false attestazioni in certificazioni.

Si è tenuta, nelle scorse ore, l’udienza predibattimentale, dinanzi al giudice monocratico Fabrizio Malagnino, relativa all’inchiesta sui presunti assenteisti del Distretto Socio Sanitario di Gagliano del Capo. Sul banco degli imputati, dopo il decreto di citazione a giudizio, comparivano 14 persone, in qualità di dirigenti medici, infermieri e impiegati amministrativi, tutti dipendenti della Asl di Lecce, con le accuse a vario titolo e in diversa misura di truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale e false attestazioni in certificazioni.

Il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento, avanzata dai difensori, ad 1 anno ed 8 mesi con pena sospesa per Francesco Bleve, 67 anni di Gagliano del Capo, in qualità di operatore tecnico addetto all’assistenza; Cosimo Buffelli, 65enne di Salve, in qualità di commesso; Cosimo Villarosa 65 anni di Gagliano del Capo, assistente amministrativo.

Il giudice Malagnino ha rinviato a giudizio Maria Antonietta Preite, 54enne di Casarano, con qualifica di coordinatrice infermieristica; Sergio Greco, 59 anni di Gagliano del Capo, collaboratore amministrativo professionale esperto. Il processo si aprirà nel mese di gennaio del 2024, dinanzi al giudice monocratico Elena Coppola e gli imputati potranno dimostrare l’estraneità alle accuse.

Per altri 9 imputati il collegio difensivo ha avanzato richiesta di messa alla prova, che prevede la presentazione di un programma di lavori socialmente utili, per ottenere un eventuale estinzione del reato. L’istanza verrà discussa nel mese di aprile del 2024.

Si tratta di Angelo Pirelli, 67enne di Castrignano del Capo, operatore tecnico specializzato esperto; Salvatore Panico, 63enne di Tricase, ausiliario specializzato; Marco Antonio De Pietro, 58enne di Salve, operatore tecnico specializzato; Rosanna Tamborrini, 58enne di Presicce-Acquarica del Capo, operatore tecnico scolastico; Maurizio Coluccia, 51enne di Tricase, infermiere; Maria Rosaria Sergi, 50enne di Castrignano del Capo, operatore socio-sanitario; Raffaele Antonio Mariano, 69 anni di Castrignano del Capo, dirigente medico; Salvatore Rao, 51 anni di Maglie dirigente medico; Antonio Vantaggio, 64 anni di Salve, operatore amministrativo.

Va detto che Preite, Greco e Pirelli vennero raggiunti, il 14 novembre del 2022, dalla “misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficiale”, per un periodo di otto mesi a seguito dell’ordinanza, emessa dal gip Angelo Zizzari ed eseguita dai Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni di Lecce.

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati: Gabriella Mastrolia, Federico Martella, Luigi e Alberto Corvaglia, Cosimo Gabriele Rosafio, Gaetano Rosafio, Antonio Amato, Luigi Covella, Giovanni e Luigi Chiffi, Luigi Potenza, Dario Paiano, Ivan Mangiullo, Nunzio Dell’Abate, Maurizio Donnicola, Stefano Costantini, Biagio Luigi De Francesco.

L’Asl, in una scorsa udienza, si era costituita parte civile con l’avvocato Alfredo Cacciapaglia.

L’inchiesta

L’attività investigativa, coordinata dal pubblico ministero Donatina Buffelli, si è sviluppata attraverso pedinamenti e immagini di videocamere, per un periodo di 10 mesi tra il 2021 e il 2022. Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero fatto timbrare il proprio badge, da altri colleghi, in modo da attestare la presenza in servizio in orari in cui, invece, sarebbero stati assenti, per ritardo o allontanamento anticipato – per questioni puramente personali – inducendo così in errore l’amministrazione.