Presunti assenteisti dell’ufficio scolastico provinciale, chiesta la messa alla prova

Attraverso un programma di lavori di pubblica utilità, potrebbero ottenere l’estinzione del reato. Intanto, il Ministero dell’Istruzione e del Merito si è costituito parte civile con l’Avvocatura dello Stato.

Al via l’udienza preliminare per 28 dipendenti dell‘ufficio scolastico provinciale accusati, all’epoca dei fatti, di una serie di episodi di assenteismo. Nella mattinata di oggi, dinanzi al gup Laura Liguori, il collegio difensivo ha avanzato richiesta di messa alla prova per 24 imputati. Dunque, attraverso un programma di lavori di pubblica utilità, potrebbero ottenere l’estinzione del reato. E nella prossima udienza, fissata per l’11 luglio, il pubblico ministero Maria Consolata Moschettini dovrà dare il suo parere sulle istanze e il gup potrà comunque prosciogliere gli imputati.

Invece, sono state stralciate le posizioni di altri quattro dipendenti (due hanno chiesto l’abbreviato). I 28 imputati di Lecce ed altri paesi della Provincia rispondono delle accuse di truffa aggravata e false attestazioni.

Intanto, sempre nella mattinata di oggi, il Ministero dell’Istruzione e del Merito si è costituito parte civile con l’Avvocatura dello Stato.

Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati: Marco Pezzuto, Francesca Conte, Giovanni Bellisario, Fabio Ruberto, Chiara Fanigliulo, Francesco Calabro, Viola Messa, Giuseppe Rosafio, Andrea Capone, Alessandra Pinto, Donata Perrone.

Gli impiegati dell’Ufficio provinciale scolastico di via Cicolella sarebbero stati “pizzicati” in varie occasioni mentre si trovavano nelle vicinanze, ma al bar o al supermercato, nell’orario di lavoro, senza timbrare il badge in uscita e procurandosi così un ingiusto profitto. Le assenze ingiustificate, in diverse giornate, sarebbero state in alcuni casi di appena un’ora e in altri di 17 ore.

Le violazioni sarebbero emerse attraverso la visione delle telecamere di videosorveglianza, nel corso delle indagini condotte dai carabinieri di Lecce.

Nell’avviso di conclusione, comparivano 35 nominativi, ma alcune posizioni sono state stralciate in vista dell’archiviazione.

L’inchiesta è stata avviata grazie alla segnalazione di un dipendente dell’ufficio, che ha riferito gli episodi di assenteismo di alcuni colleghi di lavoro.