
Assoluzione con formula piena per tre tecnici comunali accusati di una serie di irregolarità per il rilascio dei permessi relativi ai lavori di sopraelevazione di un immobile, nei pressi di Lido Conchiglie, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico.
Nelle scorse ore, al termine del processo, i giudici della seconda sezione collegiale (presidente Pietro Baffa) hanno assolto, “perché il fatto non sussiste”: Gianpaolo Miglietta, 60enne di Tuglie, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Sannicola, all’epoca dei fatti; Cosimo Leo, 65enne di Sannicola e Giuseppe Ingrosso, 64enne di Castrì, nelle vesti di responsabili dei rispettivi procedimenti.
È stata accolta la richiesta di assoluzione degli avvocati Luigi ed Arcangelo Corvaglia. La difesa ha sostenuto durante la discussione in aula, che i permessi per costruire erano legittimi e conformi agli strumenti urbanistici comunali.
Il pm, al termine della requisitoria, aveva invece chiesto il non luogo a procedere per prescrizione in merito ai reati urbanistici e la condanna ad 1 anno di reclusione per l’abuso di ufficio.
Le accuse
I fatti contestati dalla Procura si sarebbero verificati fino a maggio del 2018.
Secondo l’accusa, i tre tecnici comunali rispondevano di una serie di abusi edilizi per la realizzazione di due ampi vani abitabili, di mq 14, 24 ed altezza di mt 2,50, in sopraelevazione alla residenza, comunicanti con il piano sottostante mediante la costruzione di una rampa di scala, in assenza del permesso di costruire, dell’autorizzazione paesaggistica e dei nulla osta.
Inoltre, veniva contestato l’abuso di ufficio, poiché avrebbero autorizzato l’edificazione prima e la sanatoria poi del manufatto, procurando un ingiusto vantaggio patrimoniale al proprietario.
Al termine del processo è caduta ogni accusa ed i tre imputati sono stati assolti con formula piena.